2 giugno 2008

Veleno (tornato all'originale)

Ho mani grandi...Se relazionate alle mie braccia, al mio volto...sono quasi goffe, sproporzionate...Nonostante la mole, non sono mani forti...Mi fanno sempre male, scricchiolano, tremano...e lo stesso vale per un po' tutte le articolazioni del mio corpo...Passo metà del mio tempo a sgranchirmi e a massaggiarmi gli arti...La forza non manca, ho buoni muscoli e pronti...Il problema è quelllo che c'è sotto...le ossa, i legamenti, i tendini...quella è robaccia, non mi tengono, non ce la fanno a sostenermi...
Con la testa è lo stesso...tanta memoria, facilità di apprendimento...eppure sono e rimango un'emerita testa di cazzo, con l'incredibile abilità di disprezzare tutto, di voler squarciare ogni velo di Maja...Devo andare a cercare difetti, errori, deformità...Che futuro può avere chi non si accontenta??? Grigio, triste e solitario direi...
Tanta vita nelle vene...i 20 anni continuano a ruggire e a regalare momenti di onnipotenza...Rabbia, forza, infinitezza...queste sono le sensazioni che ti gonfiano il petto e ti fanno sentire a tuo agio sotto gli occhi degli altri, in mezzo a sconosciuti...E' incredibile non sentirsi limiti...sapere che, come te, in quel preciso istante, non c'è nessun altro...è come quando stringi un pugno fino a che l'intero braccio non trema: senti che la pressione sale e che i vasi si gonfiano, non fai altro che pensare cosa potresti, o che cosa puoi fare con così tanta energia...questo finchè non trovi un muro, una porta o un sasso troppo duri per essere frantumati e troppo pesanti per essere smossi...
Ti senti ridicolo a continuare a voler apparire quello che non sei...Oppure a non voler accettare che sei cambiato...che forse il ragazzino timido e fragile non c'è più...che, forse, anche lui, non era Francesco, sicuramente non tutto...Ci sono persone che conosco da una vita, alcune di queste più sensibili, altre meno...che adesso mi guardano in modo diverso...e provo un sottile godimento, neanche poi troppo celato, in tutto questo...
Veleno...questo ci vuole adesso...Basta sbriciolare la vita per contarne gli atomi...Voglio sbattermene di ciò che potrebbe succedere, di tutti i freni che continuano a ostacolare questa corsa...veleno per scordare, per soffocare gli scricchiolii del corpo, della testa e del cuore...Se corri, se sei affannato, col cuore che batte a mille e i muscoli in tensione, non ti accorgi che dentro qualcosa trema, vacilla...Se non guardi di sotto, il filo su cui cammini, potrebbe essere anche un'autostrada...
"Beati i poveri in spirito, perchè di loro è il regno dei cieli"...Mi sono sempre chiesto cosa significhi...Posso solo dire quello che suggerisce a me...Beati gli spiriti bassi, semplici, che non sanno cosa sia il dolore e la tristezza e non hanno paura di esse, solo questi possono fare senza temere, ridere senza piangere e accettare senza pensare...
Si cercano certezze, scogli su cui attaccarsi...Non ce ne sono, ognuna può facilmente essere frantumata anche solo osservandola a fondo...Crescere è accettare che non ci siano pietre miliari sulla strada...Solo la strada...Eppure ci sono creature che non si fanno domande...alcune sembrano avere tutte le risposte e altre sembrano non averne neanche bisogno...le prime le trovo irritanti e odiose, le seconde sono meravigliose ed eccezionali...aldilà di questo, invidio entrambe...Non hanno bisogno di veleni, loro...

4 commenti:

Chiara ha detto...

Diavolo!!!! Che post super bello!!!
Oh mamma, quante volte ci vorrebbe il veleno di cui parli, ma secondo me quella non è la cura, è il palliativo.
Il veleno lo vorremmo quando non si riesce a colmare il vuoto dentro di noi, , ma gira e rigira per smettere di desiderare il veleno, bisogna imparare ad accettare di essere esseri soli. Prima ci si accetta come tali, come unici, come ogni individuo con se stesso e con nessun altro; e solo quando si impara a tollerare se stessi, sarà facile stare con gli altri,capire gli altri e da loro farsi amare.
Accettando se stessi si porta più facilmente rispetto a chi ci sta intorno, in tutti gli aspetti della vita. E basta con i comuni sermoni della nonna: il mondo nn gira intorno a te. Non c’è niente di più sbagliato: tutto il mondo gira intorno a ognuno di noi, ognuno è il centro della propria vita. Non accettare questo col pretesto che sia un’affermazione egoista vuole solo dire avere troppa paura di affrontare se stessi, e “se stessi” è l’avversario più duro che possa esistere.
……bhè….una risposta intortante per terminare con: GRANDE BIAGIO! Gran bel blog!!

Veggie ha detto...

Bellissimo e verissimo... Credo che tu con questo post e io con il mio video abbiamo voluto dire un po' la stessa cosa...
Perciò grazie per il tuo commento sul mio video... Mi ha fatto veramente piacere leggere le tue parole... Penso che la mia sia stata più che altro una provocazione, e fa piacere vedere che non tutti sono insensibili, che c'è chi raccoglie... Fa rabbia vedere che certe cose vengono messe in luce solo quando capitano a gente famosa, senza tener conto che tante ragazze "normali" ne soffrono giorno dopo giorno... e non ne muoiono, ma lottano... prendono il loro veleno, per dirla con le tue parole... pensando che forse morire sarebbe stato davvero più facile, meglio morire che restare, restare senza esserci mai, restare senza sapere dove andare... Che qualcuno apra gli occhi davvero, una volta tanto...
Cmq grazie ancora...

Rospetto ha detto...

spesso ci penso...vorrei dimenticarmi di essere me guardare con gli occhi di chi si sente sicuro di essere e di arrivare alle persone, contento in qualche modo più o meno veritiero di ciò che ha...eppure quando tutto sembra felice, pieno, completo non è mai tale...rialzarsi dal dolore è più forte se lo si è ignorato a lungo...ho fatto rumore per non sentire la morte dentro, e quando non ce l'ho fatta più ad urlare nel silenzio mi ha preso alla gola.
"Beati i poveri in spirito" c'ho sempre pensato...beato forse chi nonostante tutto sta ancora in piedi, nonostante la povertà, l'asprezza è pieno di ciò che ha e se lo fa bastare. Non c'è verso sfuggire, nella vita c'è il dolore, l'angoscia, la voglia di urlare e di farla finita ma anche il sorriso inaspettato, il calore degli amici, l'amore, un dettaglio trascurato che ti ridà senso e luce...una commistione strana che forse ci appartiene a tutti. Un po' terribilie un po' no, crudeli e buoni, autodistruttivi e autoesaltatori...l'uomo è strano, è una contraddizione vivente. Ci sto pensando e non ho certezze ma so che se tutto fosse bello o brutto tutto avrebbe lo stesso sapore, non saprebbe di niente...
Mi chiedo se sarei più felice senza pormi domande....ma non sarei consapevole.
"C'è un solo mondo, ed è falso, crudele, contraddittorio, corruttore, senza senso... Un mondo così fatto è il vero mondo...Noi abbiamo bisogno della menzogna per vincere questa "verità", cioè per vivere... ." Nietzsche

Andreas Formiconi ha detto...

no biagio no biagio non le devi invidiare .. quei due tipi di creature hanno ormai rinunciato ad esser vive .. sì, solo la strada solo la strada senza pietre miliari .. solo così si è vivi, accettando di percorrere la strada .. è faticoso, a volte è in salita ci sono le buche e gli assassini di Pinocchio però è anche la cosa più affascinante del mondo .. è illimitata capisci? non c'è limite all'esplorazione e se accetti di percorrerla accade una cosa sconcertante: i 20 anni continuano a ruggire e a regalare momenti di onnipotenza e rimani anche un'emerita testa di cazzo, con l'incredibile abilità di disprezzare tutto, anche a cinquantatre anni e, presumo quindi anche a ottanta, se proprio tocca ... è un casino, sì, senza dubbio, ma è l'unico modo per rimanere vivi, credimi ...

PS: forte il tuo blog ... ma anche gli altri, siete ganzi ragazzi ... diglielo te biagio ...