29 dicembre 2010

E verrà la notte che capovolge i sorrisi
e torni il bambino che catturava le lucciole in giardino
che felice fermava nella mano la luce curiosa
che triste schiudeva il pugno e trovava il buio.

18 dicembre 2010

Nowhere


L'investimento richiede sempre una quota di coraggio e di passione. Aspetti poggiato alla porta, sussultando ad ogni squillo del campanello: forse il postino porta voci dei frutti del tuo seminare e già la mente corre al momento del raccolto, alla pancia piena, alle spalle tornate leggere per il pensiero scrollato di dosso...Siamo fatti così!! Forse scorgiamo il senso del nostro respiro in queste piccole cose che occupano le nostre ore...forse no, ma poco conta. E' così che attribuiamo importanza a quelle tre stille di vita che ci spettano e che chiamiamo nostre. E di riflesso viene dato valore a quelle poche cose che hanno la fortuna di essere bagnate da questo nostro liquido tesoro.
Una ragazza, un esame, il natale, un amico...Non son fatto io per aspettare Babbo Natale - già S.Nicola - a letto. Carbone.
Voglio andare, voglio lasciare, voglio cambiare. La neve mi blocca la strada, ma sono i debiti quelli che fermano i piedi sulla soglia. 22 anni di riconoscenza che il cinismo più affettato non riesce a cancellare. Questo è sempre stato un periodo mmm...faticoso - non è la parola giusta ma è la prima che mi viene in mente. Eppure ogni giorno sono sempre di più i momenti in cui non riesco a tenere lo sguardo fisso sul tavolo senza pormi le domande sbagliate (o così maledettamente giuste da temerne le soluzioni). Le stesse di ciascuno di noi, identiche a quelle che mio padre forse un giorno si è fatto, e così mio nonno. Dio, quanto vorrei conoscere le sue di risposte. Non sono parole, non soltanto almeno..."Questi sono i giovani dilemmi che svelano la contraddizione tra la bocca e le mani, tra i sogni e la realtà" direbbe qualcuno.
Sarà il freddo, sarà il tempo. Sarà il Bel Paese e gli Italiani, con il Sole e la più buona cucina!! Sarà la fortuna di esser nato dove ogni monte canta le gesta di Cesare e dei suoi, dove ogni sasso è stata la colonna del tempio di Giove, dove ogni villaggio ha un crocifisso scolpito da Donatello, dove ogni strada è stata percorsa dal carro di mille intellettuali di ogni parte per venire a vedere il nostro miracolo: l'Italia. Della bella Dama Turrita io però non ho mai visto il volto, se nonchè su qualche vecchio francobollo o moneta.
Non sono felice di condividere gli stessi orizzonti che Leonardo vedeva prima di coricarsi. Ho anzi un pensiero: non c'è forse più Toscana nel sorriso della Bella Lisa che illumina le stanze della vecchia reggia oltralpe che in tutta questa cittadina? La terra magica svelata dalle parole dei vecchi, di cui ti innamori prima ancora di averci messo piede...la stessa che non riconosci quando sta sotto i tuoi piedi, le cui glorie passate non bastano a migliorarne lo squallore...potrebbe davvero non essere qui.

11 dicembre 2010

Pensiero

Perchè scrivi? La risposta è...perchè mi piace.
Quel giorno risposi una stupidaggine che ancora brucia un po'.
Ma questa è la mia risposta. Mi piace.

Uno sfogo? Bè anche. Questo posto però non è certo un diario. E' più o meno l'unico luogo in cui posso permettermi di sottrarmi un poco a quello schema di comportamenti e situazioni che legano e soffocano il carattere.
Non è facile per me giostrarsi tra cazzoni ubriachi e ragazzini agitati, specie quando sono io il primo a reclamarne il titolo di re dei coglioni. Non è facile, ma mi piace.

La serietà è una cosa che proprio non mi appartiene. Non è forse un sottile strato di trucco che serve per nascondere insicurezze e timori? E' una maschera di cerone difficile da sopportare e da rimuoverne i segni. Moralismi e rimproveri celano quasi sempre la paura o l'incapacità di fare qualcosa, di gettarsi oltre quello che si può, o meglio, si "dovrebbe" fare. Non vado fiero dei giudizi che ho espresso, delle critiche e disamine dell'altrui operato.

Non è un appello che faccio, ma una dichiarazione: mi vergogno di mostrare quello che si cela dietro la montagna di cazzate che faccio. Per questo scrivo, perchè qui trova pace anche il sepolto, il lato insoddisfatto del mio modo di passare le giornate.

Solo qui posso scegliere le parole che voglio, quelle che non finiscono col suono dell'ultima sillaba, ma continuano a risuonare fin tanto che qualcuno le legge. Quelle che mi spaventa pronunciare davanti alla mia compagnia. Quelle che una volta che le hai  lasciate uscire, poi non si soffocano in gola e intasano i pensieri. Quelle che credo assomiglino molto alle più belle che riesco a costruire.

30 novembre 2010

Puzzled 2.0

Mettiamo che tu ed io, e gli altri non siamo che pezzettini di cartone sagomati. Ogni singolo tassello non è che un colore, una sfumatura di blu o di giallo o di rosso, un centimetro quadro di una parete infinita che va ben oltre la stanza e il soffitto...
Ciascuno dei frammenti si lega all'altro, formando così un verde, un arancione o un viola: così assieme creiamo l'arcobaleno. C'è quello più sbiadito, chi ha mille riflessi, chi risplende sugli altri, chi stona. Un ossevatore lontano non può distinguerci, riesce però a scorgere i disegni che componiamo: le montagne, i prati, le nuvole...
Purtroppo le persone non sono di cartone, e la loro forma è assai più ardua da abbracciare. Gli spigoli di una personalità si possono inasprire, le tonalità mutare, imbrunirsi così come schiarirsi...
Il gioco però non cambia: seppur bello, un giallo non può da solo essere un sole. Solo legandoci diamo una forma al nostro colore. Alcuni pezzetti danno vita a combinazioni meravigliose, di quelle che sbalordiscono per la loro bellezza, di quelle che gonfiano il cuore di gelosia, di quelle che fanno chiedere perchè tu non sia capace di tanto...
Il problema è che sei troppo stanco di forzare gli incastri, di limare il tuo profilo nel tentativo di collimare ora con questo ora con quel tassello. Se continuamente dietro quel riflesso che tanto ti aveva fatto sognare, non trovi  nulla che possa combaciare con te...che fai, rinunci? Lasci che sia la paura di rovinare tutto il disegno a vincere? Ti appelli ancora alla tua diversità, alla tua incapacità di legarti a qualcun altro? Puoi davvero dimenticare con quali colori era dipinto quel tuo centimetro?
...e se dietro a quel bellissimo azzurro ci fosse il tuo incastro?

E se fossi tu quell'osservatore lontano, che così miope non nota neppure il suo stesso essere un colore, che tanto s'affatica nel guardare e nel capire e così poco nel colorare? Non è elencando e descrivendo il tuo pezzetto di cartone - o la sua tintura, la profondità dei suoi riflessi, o la durezza dei suoi angoli - che ne dai un senso. Ma dipingi e inventa, questo è il gioco più bello del mondo. E poco conta se è l'unico che c'è! Tenta mille variazioni e poi ancora altre mille...
Il profilo più diverso a volte non è che il negativo del tuo.

21 novembre 2010

Visto che ormai sono recluso in casa a giornata*, ecco qualche lavoretto recente.
Sono autodidatta e - egocentrismo sfrenato apparte - tanto le foto che i ritocchi sono finalizzati a sperimentare qualche tecnica nuova.

*vedi improbabile tentativo di esame il 21 Dicembre, prima volta nella mia vita eccezion fatta per una stronzata al primo anno.

16 novembre 2010

De Gregori


Se io fossi di ghiaccio e tu fossi di neve, che freddo amore mio pensaci bene a far l'amore. Parole sulla punta delle dita, scritte piano, per non svegliare quello che dorme di là. Voci nel sonno che spaventano e confessano, brividi che scuotono dal dentro, che escono se non stai attento a serrare la bocca.
Che succede? Mai vuoti sono i polmoni nel petto...perchè solo ora bruciano nel trattenere l'aria là dentro? Non serve giurare e spergiurare. Si agita come un bimbo alla prima comunione, tutto bianco a gustare il pezzo della carne che sa di pane, sorride nelle foto. Non c'è motivo di battere così forte, non puoi uscire di lì. Sei solo un povero muscolo stanco e tristemente diverso da come ti disegnano i bambini. Se pelle e ossa e carni non ti celassero alle carezze ti cullerei come meriti, o forse no, ma che conta? Bum bum, bum bum tu dici...ma io che ne so di quel che vuoi?
Non capirete, e forse non lo faranno mai, e io rido e penso a Vincent, e voi vi incazzate e smettete di leggere...fate bene, io avrei già smesso da qualche riga fa. Ma...ma ma ma.
Com'è comoda questa poltrona, è così morbida che ci potrei dormire. Così soffice che forse anche i desideri si posano a prendere sonno, le voglie sbadigliano mentre poggiano sulle gambe. Ma stasera anche Morfeo si è dimenticato col suo sacchettino della sabbia, che sia il caffè o che sia tu, non so. Non so. Sono stanco di sentire questa mano calda poggiata sulle palpebre e l'altra gelida che scorre sulla schiena.
Quanto vorrei che tu capissi. Quanto vorrei. Quanto? Non abbastanza da parlare chiaro forse, ma neanche così poco da lasciare che questa notte passi con i giorni, e i mesi, e gli anni.
Ed eccomi, sono qui a giocare in casa, con me e coi mostri, i soliti che non ti ho mai presentato. Il più cattivo è quello che non vuole che si parli degli altri.
Francesco suona mentre scrivo, l'unica cosa bella che portiamo entrambi sulla nostra Volvo mentre viaggiamo per i viali tornando alla piazza, dove tu, dove noi, dove chissà chi altro è adesso...

5 novembre 2010

Madre tv

Pensiero fatto la vigilia di Natale scorso. Non ricordo il motivo, nè se ce ne fosse effettivamente uno. Adesso ho solo scritto l'ultima parte e aggiunta la canzone giusta.

Quando bucheremo questo vuoto fatto di lettere e immagini? Quand'è che non potremo più vivere seduti? Quando le gambe tremeranno reclamando il loro miracolo?..Siamo i figli di elettrodomestici, invecchiati senza crescere. noi piangiamo senza sanguinare, noi siamo la malattia che ci uccide. le vostre mille catene d'oro non ci conterranno ancora a lungo. cavi che succhiano la saliva e gli istinti. cavi che sognano per noi e vivono le nostre ore. onore a voi che moriste coperti di ferite. a voi che fumaste la sigaretta d'un fiato. voi che mai un giorno vi dimenticaste animali. che mai un giorno barattaste il fuoco per una spina elettrica.
Non avvertite questa inutilità che ci accomuna?? Larve e bozzoli forse troppo vecchi per sviluparsi.
Ma oggi io lo sento. Sopravvivere. Vivere sopra questo niente che divide i pasti dal letto.
E' un bruciore che invade piano piano...disgusto. Vogliamo la verità, vogliamo il freddo sulla nostra pelle nuda. il sapore del sangue cerchiamo. Basta merda di plastica e benzina. Vogliamo la fame che stringe lo stomaco, la stanchezza che addenta i muscoli. Cacciatori e prede, reclamiamo il nostro posto nella catena alimentare.

Sapete, credo proprio che solo il più stupido degli animali si senta il figlio di Dio. Solo il più orbo si vede la corona attorno alle tempie. Non è dando forma al pensiero con colori e marmi, scavando la roccia e deviando i fiumi...non è trovando polli già morti al supermercato o mele già raccolte. Nè sudando sotto i pesi di macchine e correndo su tappeti. Ma cancellando ciò che non si stringe o profuma, ciò che non si addenta o splende davanti ai nostri occhi che possiamo guarire di questa nuova peste che riempe le città...Abbiamo sconfitto la fame, adesso muoriamo di noia. Abbiamo evitato le guerre, adesso combattiamo la depressione.

Nulla ci è chiesto e nulla facciamo.

25 ottobre 2010

(non) mi piace [rivendicazioni inutili e fini a se stesse ma alquanto sentite]

E' meraviglioso aprire FB e scoprire che ormai il bisogno di sapere cosa vuoi, cosa ti piace, cosa ti va di ascoltare/comprare/mangiare sia del tutto obsoleto. Lui lo sa già molto meglio di te. Ecco che sullo schermo compaiono inserzioni create ad arte per attirare il tuo click, di te che hai apprezzato le pagine di qualsivoglia band, cantante, film, marca di abbigliamento, collettivo di apicoltori, coltivatore diretto cileno o umile scafista armeno...pagine consigliate da chi ha "i tuoi gusti": da chi ha premuto il fatidico pollice rivolto in alto sulle tue stesse minchiate. "A 4312 persone cui piace questo elemento piace quest'altro!!" "A te e circa 3000000000 di persone piace la gnocca -> condividi"
E adesso anche Itunes mi suggerisce chi scaricare!!! Ed io che ho perso così tanto tempo per cercare un suono mio, che non è loro, nè tantomeno vostro!!! Ma porcaputtana (non l'avevo mai scritto...E devo dire che tutt'attaccato fa la sua bella figura[chissà quanti punti vale a scarabeo{=20}]) perchè più uno cerca di farsi i cazzi sua e il mondo, internet in primis, bussa alla porta?? Intendiamoci, farmi i cazzi mia in questo caso significa solo avere dei propri gusti, tentare più o meno goffamente di non aderire a quello o a quell'altro stile (della serie Emo, Punk, Bimbominkia, Tamarro, Zuzzurellone{=42} o Allenatore di Pokemon) ma accontentarsi di un bel sacrosanto "Boh". (La precisazione era obbligatoria perchè professare di "farsi i cazzi propri" e poi andare su facebook è più o meno come professarsi etero e poi prenderLo allegramente da uno squadrone di travelli vestiti da Biancaneve e tutte le altre principesse Disney in un colpo solo).
Sono sicuramente uno dei più grandi sostenitori di FB come arma definitiva per il baccaglio sfrenato o per lo stalking, però cazzo...stiamo davvero un po' perdendo quel briciolo di individualità che pochissimi possono dire di volere ma che tutti abbiamo.
Professo la buona e cara dottrina del Vivi e lascia Morire, Genius mi suggerisce artisti indie pop e le definizioni di anarchico o nichilista o rompicoglioni mi stanno strette (forse, più semplicemente, non le voglio...conterà anche questo qualcosa, no??)...Poi boh, il titolo del blog è più o meno chi cerco di essere.

23 ottobre 2010

Florigrafia


Bum. Crolla sul pomeriggio come un valanga di nubi e sole, urla e silenzi. La mia Lavanda. Con la punta delle dita fa ruotare il mondo e gli sguardi, un sorriso che nessuno sa spegnere nè leggere...Chissà quale magico pensiero cela, ti chiedi; contagiandoti poi nello scoprire che labbra e guance non son mosse dalla mente, ma dalla sua essenza stessa.
La telecamera volge su lei, unica stella del mediocre programma locale e dimenticato. Lasciamo ragnatele e mostri fuori dalla bianca luce dei riflettori...la gente vuole lei! Cammina leggera sugli abissi mostruosi dove altri annegano e rende fiato alle foglie ingiallite del parco. Per lei tornano a fiorire sterpi e rovi. Il giardino dove hai lasciato le tue radici adesso è tutto verde ^^. E tu, piccolo anemone che piega la corolla sotto il freddo e l'ombra, cosa puoi contro tanta vitalità??

16 ottobre 2010

DeusExMachina

Ciao scusa...Non è che ti potresti fermare un attimo?? No vedi, è che io non ce la faccio a starti dietro così. Non sono un vagabondo, non più di loro...Oddio forse un po' lo sono, ma questo non è il punto. Io mi sono lamentato tante altre volte lo so, ho strepitato e urlato contro di te, mi sono incazzato per quello che lasciavi passare, per quello che non facevi venire da questa parte, da me. Bene adesso le cose sono diverse, io ho imparato ad amarti per quello che sei, a sforzarmi per apprezzare le svolte impreviste e vedere attraverso le ingiustizie quel poco di "bene" che vi si può celare. Ma di nuovo questo non è il punto. Adesso io vorrei un po' di te, solo per me...Una coperta spessa sul capo dove rifugiarsi al caldo, senza rumori o richieste, senza imbarazzi o senza occhi che guardano e non riconoscono...Occhi che involontariamente ti aprono in due come burro e contro i quali non riesci ad opporre alcuna opacità. Fermati un pochino, ti prego.

L'altra via è quella di correre...Ma qui non ci sono nè muscoli pronti, nè direzione decisa. Continuo a scivolare avanti solo perchè è dura arrestare una corsa come quella di poco fa. Questa però non è più la mia velocità...Allora rinsegnami a respirare e a desiderare!! Porta qui con te facce sorridenti e paesi lontani, io per loro posso ritrovare la fiamma per bruciare e la fame per vivere.

8 ottobre 2010

Intervention


Ogni scintilla di amicizia e amore svanirà senza casa. E la casa senza il fuoco, squallida e fredda, giacerà in letargo fino alla nuova stagione. Ho freddo. Preda di quel gelo così fitto da non lasciar muovere neanche la voglia, nè la rabbia, nè la gelosia. E' così ghiaccio che le lacrime non possono scendere, la bocca non può neppure dispiacersi nè il pugno battere il muro.
Aspetto. Aspetto. Forse magari me ne passa il fastidio. Forse magari mi piacerà. Il freddo: ferma sulla pelle i segni di soli già tramontati, gli odori e i sapori di baci che non risuonano più nella notte. Le stelle cadenti che coloravano il soffitto di questo mondo intero posano dietro le colline e i monti, e il mare.
Qualcuno sfondi la porta di cristallo! Quando la primavera tornerà, e i muscoli riusciranno ancora a girarne il pomello, non torneranno più ad abitare questa prigione.
Ma il re tornerà a reclamare il suo trono, a governare le sue genti ei suoi averi, con ancora più fame e cupidigia.

4 ottobre 2010

Life goes on

Comincio a perdermi in questo dedalo di porte socchiuse. Per quanto possa tranquilizzare il rimaner fermo ad ascoltare i rumori che provengono da ciascuna, non ha senso fossilizzarsi qui. Non ti fermare. Trema adesso la mano quando si poggia sul pomello: la luce dell'ultima stanza si attarda ancora a illuminare il corridoio avanti, si schiaccia contro la schiena rendendo l'ambiente antistante così scuro al confronto. Forse voltato verso questo bagliore non mi sono accorto di essere già con un piede oltre la soglia. Non sono più abituato al buio. Che bello però poterlo dire ^^.

Quando si passa dalla luce, l'oscurità è ancora più fosca. Negli occhi, anche se chiusi, si inseguono aloni blu e verdi lasciando l'impronta di quel che prima stava lì, davanti. Con i palmi protesi verso le pareti del tunnel si procede tastoni, persi nella ricerca segreta di quei sensi che ci lasciamo là dietro. Là dove i colori sono ancora brillanti e rivestono le pareti...dove non puoi guardare, senza fermarti. Nessun odore o sapore per me, nessuna attesa o desiderio, nessuna traccia da seguire o unicorno da catturare. 22 anni, e ancora mille stanze da abitare...giusto il tempo di trovare l'interruttore.

22 settembre 2010

Failures

Non mi piace. Fa schifo, è orrendo. Mi prude tutto, vorrei davvero vomitare sul tappeto di camera.
Altalenando tra momenti di idiotica speranza e demenziale fastidio. Speranza - per definizione nel futuro - esattamente ciò per cui non vale la pena sprecare un solo momento di Questo tempo presente, che è il solo che mi sta bene. Fastidio, a momenti rabbia...Nelle orecchie, il continuo rodersi del fegato e delle mascelle. Sbriciolandomi dal dentro per nient'altro che pensieri e sensazioni.
Reazioni ingiustificate (forse) a problemi che ancora non ci sono...Ma non di meno guastano l'umore che così tanto pesa tenere alto. Energie accumulate nelle braccia che desiderano solo menare qualche pugno a qualche stupido, stupido muro che mai potrà restituire le offese.
Sono ingiusto. Ma la giustizia non aiuterebbe granchè, temo. E' così facile perdersi nei vaffanculo regalati a chi capita...e tutto sommato è anche quasi piacevole.
Non voglio. Cazzo. Non voglio.
Anche se, sinceramente, ho sempre pensato che non lo avrebbe fatto...brucia.
Questo peggiora solo le cose...sprofonda la mia immagine sotto l'orizzonte. Vorrei essere più stronzo. Vorrei davvero che mi scivolaste come lacrime sulle guance. Invece sono io che non riesco neanche a piangere. Solo a sbraitare e a pretendere, come se un po' di male nobilitasse l'animo al punto dal conferire diritti e permessi sull'altrui vita giustamente guidata verso il proprio bene.
Il mio non riesco a vederlo. Almeno non stasera. Ti volti un attimo e ti dimentichi com'è fatto, che odore ha...

Un po' di tempo fa c'era un gioco che aiutava a mantenere lo sguardo fuori, oltre il grigio di questa stanza. Le regole erano semplici: Niente pensieri, tanto alcool, tante creature da conoscere e una sola domanda come guida. Stai bene?

Come ogni gioco è bello finchè dura poco...e poco è durato. Adesso però non so neppure per quale squadra sto giocando.

20 settembre 2010

A certe distanze anche i respiri rombano come tuoni. E il loro eco risuona sopra ogni altro pensiero, adombrandolo. Ogni leggero sospiro tradisce paure segrete e voglie...E così finisci a sognar terre lontane e labbra che vorresti esser tue, così da poterle vedere per ogni capriccio, nello specchio del bagno accanto.

19 luglio 2010

Lucidità post blues

Dopotutto anche dalla merda può nascere una rosa. Ma dalla reggia d'oro di Versailles cosa esce invece? Democraticissima merda, merda a buon mercato, la stessa dell'ultimo bagno del Bottegone. Bastano due ore di serietà e qui il cervello ricomincia a ronzare e a partorire scomodità e invidie...Egoismo, falsità e gola, dei vari colori primari con cui si scrive la parola vita, questi quelli che dipingono la mia amabile animuccia. Credo di aver bisogno di veder qualcuno stare male. Quando tutti si divertono ho il prurito, il disagio della felicità altrui. E questo, scusate l'immodestia, non è da Biagini Francesco, con la sua bella coroncina di "ma che cazzo me ne frega a me di voi tutti quanti fino a che non rompete i coglioni a me potete fare che cazzo vi pare". Io non dico di sapere precisamente quanto io sia una persona cattiva (nella accezione cattolica del termine, che suona più o meno come Umano nelle altre lingue) però dopo 22 anni di convivenza con questo cervello credevo che almeno tre aggettivi da avvicinare al mio nome li avessi trovati...Però, scusate ancora se insisto, invidioso, geloso e quantaltro non possono seguire la dicitura "menefreghista, egocentrico, egoista", non vi pare?? La verità miei cari è che per quanto mi sia ripromesso di tacere, di ingozzare fino a soffocare la coscienza, la simpaticissima continua a urtare non poco la mia già misera pazienza. Mi stanno per portare via il leccalecca e la cioccolata e, scusate lo sfogo, almeno qui un sentito vaffanculo ce lo lascio. Ok ok "fuori c'è il bel tempo, non hai un cazzo da fare, rifatti un'esistenza, Deficiente" è un buon consiglio, boia se siete bravi a trovare le soluzioni ai problemi!! Grazie, no no davvero, ora sì che sto meglio..Anzi vi prego dimenticate tutto ciò che ho scritto, tanto ora esco e mi trovo un nuovo amico e una nuova

26 giugno 2010

Entomofilia

Le farfalle svolazzano e agitano le pareti dello stomaco vuoto. Sottili aghi le inchiodano al fondo dell'espositore impolverato nel vecchio museo...E sfondato questo si conficcano qui nella testa, nel cuore e nelle braccia. Quali zanzare insaziabili, drenano vita e colore. E' tutto così...fermo, paralizzato in una crisalide dai confini traslucidi e sbiaditi. A fatica si sente ancora l'animale ansimare lentamente coperto da ragnetele e grigia morte. Il fuoco dei suoi occhi che bruciava il mondo e inceneriva le sue creature sfugge solo qualche rado sfavillare di lucciola, sottile candela fredda e invisibile nella luce del giorno immemore. Mordimi e infettami. Sollevami dalla polvere e portami lontano dal formicaio immondo e sporco. Possa io tornare a volare con le tue ali. vita.

27 maggio 2010

Viva la Revolucion


Ok...sì, sono qui a guardarmi allo specchio e ancora una volta mi squaglio al pensiero di quanto sono bello, bravo, nasone e figo. (ahahah...Non pretenderete mica che passi le giornate ad accartocciarmi su me stesso e sui libri e basta, vero?? Lo sapete, non ci vogliono più di 6 secondi in mia compagnia per capire quanto sia egocentrico e vanitoso, quindi...mm ok, ho esaurito le giustificazioni.) E così voglio fare ancora lo sborone e concedere al mondo un po' della mia scienza svelando qualcuno di quei segreti di Pulcinella della rete che sicuramente per alcuni suonerà nuovo come "Ehi-O Ehi-O (Andiamo a Lavorare)" dei Sette Nani Disney ft. Biancaneve o altre hit del momento quali "Supercalifragilistichespiralidoso" o "O sole mio": per chi non è in grado di ascoltare la musica italiana o per chi cambia stazione radio non appena il dj smette di chiacchierare dei cazzi sua e mette in onda praticamente qualunque pezzo, o per chi è forse un capellino cresciutello per Mtv ed è alla pazza ricerca di nuovi canali musicali, eccovi qualche sito di riferimento.

Uno di questi, strano a dirsi è All Music.com...già, è la stessa gente che aveva messo su il canale televisivo acerrimo rivale di Mtv, e che si era guadagnato un posto speciale nel cuore di tutti per alcuni programmi culturalmente epocali quali The Club (ancora in onda su Deejay Tv) in cui esemplari della fauna italiana si esibiscono in rituali di accoppiamento e presentazioni della loro vita bellissima, con tanto di stacchetti musicali e primissimi piani del volto in perfetto stile Sergio Leone...Quello che non si sa di allmusic è che a livello internazionale è uno dei più importanti database musicali, in cui praticamente è raccolto tutto lo sciibile della musica di ogni epoca, ordinata per genere, artista, album, anno e via dicendo. Praticamente tutto è recensito e - nonostante un'indubbia propensione all'esaltazione del rock classico stile Springsteen e l'idolatria di Dylan - i voti non sono dati a cazzo di cane, per così dire. Il sito fornisce poi una lista di artisti simili a quelli che cercate, o dei vari gruppi che li hanno influenzati o da cui sono influenzati a loro volta. Vi siete rotti le palle di ascoltare sempre i soliti 3 gruppi?? Bene, cercate nella lista di allmusic ^^.

Sempre sul genere database musicale abbiamo poi la mia ultima scoperta (sarà online da dieci anni minimo, ma la rete...è grande) rateyourmusic.com: anche qui trovate praticamente ogni pubblicazione musicale degli ultimi due secoli, con tanto di prezzi (come se qualcuno comprasse ancora i cd ahahah) e milioni di recensioni fatte da utenti. Già, la figata qui è che potete votare d'ogni bene, far sapere al mondo tutto quello che avete sul pc o sugli scaffali e soprattutto potrete perdervi nello studio di classifiche di ogni tipo, per anno, per vendite, per genere, per nazionalità e via dicendo...Siete alla ricerca di qualche pietra miliare dell'art pop fine anni '70?? Beh cosa c'è di meglio di 100 album recensiti da migliaia di omacci brizzolati che vogliono dire la loro sul vinile che ascoltavano trent'anni fa?? fantastico. Così potrete scoprire che i Beatles hanno scritto qualche canzone in più rispetto a quelle di One, e saprete che l'indie rock c'era già prima degli Strokes e Franz Ferdinand (che io adoro) e che ha partorito tanta tanta roba migliore.

E infine arriviamo alla Bibbia, uno di quei siti che se usati correttamente vi fornisce tutti gli strumenti per capire un briciolo di musica mmm...diciamo indipendente...o che nel peggiore dei casi vi svela quei tre nomi di band di cui fa tanto figo parlare anche se non le avete mai personalmente ascoltati e l'unica volta che avete scaricato qualcosa avete poi dovuto lavarvi le orecchie con tre ore di Rihanna e Lady Gaga per togliervelo di dosso: Pitchfork. I signori in questione passano in rassegna praticamente tutto ciò che non potrete mai sentire accendendo un elettrodomestico di casa vostra e vanno alla ricerca di ciò che è nuovo...non ho detto ascoltabile o bello, ma nuovo. Non mi sembra poco. La sezione best new music costituisce un serbatoio di cagate pazzesche che poi inaspettamente vi potreste ritrovare a canticchiare o peggio ancora ad amare alla follia (a me capita -__-). Ed ecco che sul vostro ipod cominceranno a comparire pezzi Electro Folk, Baroque Pop, Shoegaze, Neo-psychedelia...ahahah. No davvero, se non vi piace quello che sentite in giro, Pitchfork potrebbe essere la soluzione al problema.

Ed ecco che un ragazzino di 22 anni con la mania dei Manowar, dei Queen e degli Smiths e che non aveva mai ascoltato Kid-A dei Radiohead perde completamente il capo per Animal Collective, Flaming Lips, Arcade Fire, Neutral Milk Hotel, Lcd Soundsystem, Vampire Weekend, Crystal Castles, MGMT, Yeah Yeah Yeahs, The Dukes of the Stratosphear,...And You Will Know Us by the Trail of Dead e tanta tanta altra roba da non ricordarsi più titoli e nomi e da non riuscire ad ascoltare tutto quello che si è ammucchiato in cartelle di computer. Mi fa ridere quando rileggo i miei vecchi profili di Hotmail o dello stesso Blogspot, i miei "interessi" musicali e la roba rimasta lì a prendere la polvere su internet...accorgersi di essere cambiati è una figata, soprattutto quando sei consapevole di essere sempre lo stesso coglione ma con un ipod in tasca. Vedete, io sono stato molto tempo assieme a dolci creature che tra le molte cose che mi hanno insegnato, mi hanno inculcato i loro gusti musicali. Di questo le ringrazio. Ma questa roba qui, è Mia. Mia soltanto. Non è poco trovare qualcosa in cui identificarsi, specie per un Rompicoglioni/Bastian Contrario come me.

Per come la vedo io, la nostra generazione ha a disposizione mezzi che nessun'altra ha mai avuto il piacere e la fortuna di sfruttare. Credo che aldilà dele Alpi e del Mediterraneo queste cose siano ormai abbastanza scontate...vabbè. Con 3 click possiamo vedere qualsiasi film, ascoltare qualsiasi album, Qualsiasi. Noi abbiamo il "Qualsiasi" a portata di mano!!! Ancora adesso non mi capacito di come tutto sia così dannatamente uguale. Non voglio dire banale, perchè se piace un motivo ci sarà e adesso non siamo qui a cercarlo...però che cazzo!! Sono convinto che delle circa 65 miliardi di combinazioni genetiche che possono venire fuori da due genitori qualsiasi, moltiplicate per circa 7 miliardi di essere umani ce ne sia almeno una che non ascolti la roba delle altre o che si vesta in maniera diversa o che non la pensi alla stessa maniera...ufff. Perchè sono così poche?? Ho sbagliato a fare i conti?? [sì, lo so che in realtà qualcuna c'è...ma non mi basta. Antipatici]

22 maggio 2010

Perchè mi porti a casa??
Maledetta polizia...mai una volta che ti fermi quando non vorresti tornare...
Quanto avrei voluto che scomparissi dietro la siepe!!
E invece eccomi qui...più sconvolto che mai: zanzare, canzoni e sogni a fermare questo mondo buio che gira e gira

15 maggio 2010

il Maltempo

Sono fermamente convinto che non tutte le persone possano provare determinati sentimenti. Per un po' di tempo io stesso mi sono crogiolato nell'idea di esserne divenuto immune. Ci sono particolari affezioni che sconvolgono il mondo tuo tutto, in grado di sovvertire l'ordine logico delle cose e di cambiarne i colori e gli odori. Badate bene logico e basta, perché per il resto del pianeta le cose sono e rimangono sempre le stesse...con la fastidiosa conseguenza di apparire agli occhi di amici e animali o un coglione senza speranza o uno stronzo egoista.
Per fortuna o per accidente io mi sono riscoperto vulnerabile a questa malattia dell'animo e degli occhi, che nel giro di pochi giorni ha alterato i miei sensi e il mio tempo. Devo ammettere di aver tentato di resistere anche un poco a questa cascata scrosciante che copre ogni suono e urla ad ogni respiro il nome di chi ha causato tutto questo clamore. Dall'altra però sento il bisogno di scrivere da qualche parte quello che sento; per non dovermi poi (di nuovo) pentire - quando il mondo tornerà a dormire nel familiare e docile silenzio - di aver taciuto adesso.
Fa sorridere il pensiero che dopo aver cercato per mesi questi brividi dopo ogni abbraccio, poi ti trovi a tremare solo quando finalmente non ne sentivi più il prurito o il desiderio. Diciamocelo chiaramente, io stavo proprio bene.
La domanda allora, ancora una volta, per la milionesima volta è "Come stai Biagio??" mmm direi felicemente malato o inevitabilmente rincoglionito. Ho poco tempo per perdermi in questa bufera prima che parta per chissà quali altre coste...e visto che se anche volessi (e vi giuro che non voglio ^^) non potrei sottrarmi a questa ondata di maltempo, credo sia il caso di zupparmi fino alle ossa, di annegare in questa pioggia che splende come il sole.

12 maggio 2010

Muta

Sveglia alle 3 e 40, ieri notte. Purtoppo non è stata una qualche suoneria metallica a strapparmi dalle braccia di Morfeo, nè il cane che abbaiava. Semplicemente non potevo dormire. L'archivio blog qui accanto è tempestato dalle deliranti narrazioni delle mie insonnie. Comunque, era molto che non mi succedeva. E' stato strano.
Un tempo, sonno e buio erano scacciati dalla luce fredda di uno dei mille volti che ho desiderato...oppure dal rosso accecante delle cifre di una data d'esame...dal terrore di aver fatto un torto a qualcuno, di aver anche solo sfiorato una creatura quel tanto che basta a far cadere la prima di mille tessere di domino...innescando un girotondo angoscioso e quello scroscìo snervante che avrebbe portato alla fine, la mia. Chiamiamole "le mie paure". Ore di sonno perdute, tutto impegnato nel tentativo, il mio tentativo che - sebbene infantile, sbagliato, stupido e quantaltro - ha dato il titolo a uno dei capitoli della mia vita che più mi piace. [e che direi essersi concluso col semestre scorso o giù di lì.] Tentativo di far cosa?? - chiedete voi - Credo, quello di essere felice.
Inutile sottolineare che non lo sia stato. E ingiustificatamente.

Da una parte ammetto che mi manca un po' quell'insicurezza che rendeva tutto delicato e fragile da non poter stringere niente. Sensazioni che vanno e vengono ma che indubbiamente si sono attutite. I miei discorsi si sono abbassati, le mie elucubrazioni non si perdono in voli pindarici e tutto sommato non mi comporto poi così diversamente da un coglione qualunque. Quello che mi ha tenuto sveglio ieri, dev'essere stato proprio il dividermi tra la delusione per aver tradito quella che credevo essere la mia natura e la soddisfazione di averlo fatto (o quantomeno il ritenerlo). Divisione però non è il termine adatto: non mi sento (più) di parlare di un conflitto interno, semmai di sfumature diverse di una medesima sensazione, quella di abbandono di una vecchia pelle e dei suoi pruriti.

18 aprile 2010

Problemi metereologici o "sono stato una persona leggera"


Ehm sì...ciao.
Ci risiamo, lo sapevo io, qualcuno (in realtà credo molto pochi) se lo immaginava...Sono sceso dalle nuvole. Oddio non v'immaginate una caduta nel vuoto con tanto di tonfo finale stile Will E. Coyote, più che altro credo aver lasciato scivolare via la voglia, quella buona, quella che ha colorato le ultime settimane...Come sto?? Stranamente lucido, necessariamente lucido.
Cosa vi siete persi in queste settimane di silenzio...mmm...tentativi di smettere di fumare falliti, numerosi altri di ubriacarsi riusciti nel migliore dei modi, ore di sonno sacrificate sull'altare di Bacco e un po' anche su quello della folle Venere. Senza sbottonarmi troppo, posso dire che quando non scrivo qui in generale significa che la situazione mentale è quantomeno tranquilla se non esageratamente allegra. Ho provato più volte a mettere per iscritto quelle pochissime sensazioni meravigliose che nobilitano e agitano l'interno anche del più convinto dei coglioni...ma non ne sono in grado, finisco sempre con lo sciuparle. Quindi anzichè irritarvi perchè non aggiorno questo delirio di blog (ovviamente lo so che non gliene frega un cazzo a nessuno ghghgh...ma perchè negare a questo piccolo giullare l'illusione di essere sempre sotto i riflettori??), dovreste sperare che il Biagio, Francesco, forse stia troppo bene per aver qualcosa da dire.

Ebbene sì, questo periodo per molti versi assomiglia al più bello della mia vita. Sicuramente tra i più intensi. I perchè sono molti e decisamente non vale la pena investigarli e bruciare così una giornata di sole. Certo, i meriti vanno anche a molte creature dotate di nome ed occhi e magari anche di labbra e braccia...ma - forse un po' da stronzo - ho la presunzione di dire che non sia legata a loro l'eccezionalità di questo momento...la grande novità è che ho passato mesi più o meno senza nuvole, più o meno sempre fuori da quella stanzetta buia in cui il massacro del buon umore e la strage dei sorrisi vengono perpetuati da una buona parte della popolazione di questo pianeta, quotidianamente. Consapevolezze e sicurezze forse così ridicole da non poterle scrivere...ma drammaticamente dolci da provare quando capita. Mai avuta la sensazione di perdersi in quella rete di sottili coincidenze cui non trovi nome appropriato se non quello di Fortuna?? Se non mi conoscessi direi con gioia e orgoglio infiniti di essere una persona leggera ^^.
Ho cercato, senza grande difficoltà peraltro, di preservare questo stato mentale il più a lungo possibile...Ora forse mi è difficile, forse non è ho più voglia, forse ho bisogno di riprendere un minimo il controllo...non so. E' così bello lasciarsi scivolare il mondo addosso, aspettando che le nuvole scompaiano dietro il crinale delle montagne.
Ok ok...c'ho girato abbastanza intorno, perchè allora sono qui a scrivere?? Vedete la verità è che per tutto questo tempo ho avuto la netta sensazione che a questo sole presto si sarebbe sostituita la tempesta, e devo dire di essere arrivato a vederla stargliarsi minacciosa a un palmo del mio Naso©: l'ho sentita rombare nella mia testa urlando GAME OVER...per poi inaspettatamente affievolirsi sempre di più tanto da infine riuscire a chiudere gli occhi e passarci in mezzo e oltre. Adesso di nuvole all'orizzonte ce ne sono di tutti i tipi...ma credo di volere andarmene da vincitore da questo momento, mi voglio alzare da questo tavolo da gioco con qualcosa in tasca, e per farlo devo uscire dall'intorpidimento meraviglioso di questi giorni e porre dei limiti, dei ripari dalle nuvole se volete. Chiamatela vigliaccheria, egoismo, come vi pare...Per come la vedo io, è l'unico modo per continuare a vivere felicemente da coglione.

27 marzo 2010

Don't stop the flow.

Non stringere le mani per afferrare gli attimi che svolazzano, lascia che scorra, forte e pulsante.
Senza nome nè colore, forma o odore...Questo ci guida e ci illumina. Abbandona i perchè e i come, togli i vestiti bagnati di sudore e pensieri.
Ridi e il mondo riderà con te, piangi e piangerai da solo. Sai, se ridi abbastanza forte, potresti anche riempire tutti quei buchi silenziosi che ingombrano il pianeta.

Amo il binario su cui viaggio adesso, per quanto non sembri ancora il mio (o il suo). Sì, perchè ormai è difficile dare un nome alle cose, e soprattutto non ha più senso il farlo (ammesso che l'abbia mai avuto). Una, due o tre, ma a chi interessa quante creature vivono qua dentro?? Raccontare se camminano nel mattino e se s'addormentano di sera. E, se dormono, che dormono e che sogni fanno ghgh...Vedete tutto questo non è che aria, umidificata sì, fatta risuonare da corde vocali in tensione certo, ma sempre aria è!! E di aria ce n'è così tanta sotto questo sole che non si può rischiare di soffocare per respirare le solite tre molecole stagnanti.

Ho smesso, meglio, ci sto provando, a dirla tutta ci sto anche riuscendo...Il filtro è immobile a prendere la polvere sul comodino: l'ho tolto. Non passo più al setaccio ogni momento, cercando di capire, riassaporando le sensazioni delle ore passate. Si rischia di divenire Antiquari del mondo e vivere trascinandosi tra vecchi mobili che un tempo erano persone ed erano qui; non si può perdere ore a riminarne la qualità e la lucentezza. Dio o l'evoluzione o chi per lui ci ha dato un dono grande: il dimenticare.

Sorrido, e tanto. Più di prima, più che mai...Non si vive di certezze granitiche ma di bolle di sapone difese a costo della propria felicità. E io non ho intenzione di lasciare ancora una volta che esploda. Quindi non giocate con gli affilati perchè e gli appuntiti silenzi. Le riposte servono solo se si fanno le domande. Un bacio ^^

23 febbraio 2010

Non sense

La buona regola di non alzare gli occhi e perdersi tra le nuvole dei pensieri si conferma ancora spaventosamente efficace. Ma oggi si fa un'eccezione ;)
E' davvero tanto più importante il limitarsi a sentire le cose, che il capirle realmente...povero Kant. Lo so, questo post è la sagra della banalità e della cazzata...bè poco male.
E' tanto meglio parlare di supercazzole, infrustolamenti e puppa vari e sorridere nel vedere lo sconcerto sul volto delle persone che essere seri. La serietà va sempre a spasso mano nella mano con la noia e i bronci...e per quanto mi riguarda credo di essere stato sufficientemente borioso nei miei 22 anni. Lo so, la mia è l'ultima bocca a poter dire certe cose, ma l'insofferenza e l'ostentazione assidua di  fastidio per le frivolità del mondo, per le sciocchezze...troppo spesso sono confuse con maturità, anzi, quasi sempre sono accompagnate da questo nome così altisonante.
E' tanto facile riempirsi la bocca di buoni consigli, di voci su come dovrebbero andare le cose, di come sarebbero se tutti facessimo le cose "giuste". Le cose però non sono nè giuste, nè sbagliate ma soprattutto non cambiano anche se ci fa sentire tanto belli sapere come dovrebbero diventare. E allora fatemi un piacere, state zitti. Se quei ragazzi avessero fatto le cose diversamente, se fossero stati più prudenti o stronzate del genere...Non cambia davvero un benemerito cazzo. Quindi evitate di dirlo.
Meglio la via di Lore, il sentiero colorato di stronzate e scherzi e supercazzole...è tanto più onesto e vero lui così, di tanti maturi che conosco.

17 gennaio 2010

^^


Le dita attorno all'invisibile cordone,
tra i polpastrelli i colori e il nutrimento
guarda come pulsano mentre vibriamo con loro!!
Scovare una linea di basso e perdersi,
le corde ritese e le macchie sbiancate.
Affacciarsi e udire alzarsi la voce del Duca
sui campi, sulla strada, tra mani e tempie,
e vederla tra gli anelli della sigaretta...
La felicità è aspirare il fumo dimenticandosi che uccide.
Ci sono persone battezzate ancora senza nome,
dobbiamo ridare significato alle vecchie parole,
cambiare le tinte delle pareti e le note delle canzoni.
Non resta che posare la penna e ricominciare a correre.

Se le cose che leggete di solito sono tristi, è solo perchè sono le uniche che si possono anche sciupare scrivendole.

10 gennaio 2010

Low Batteries

Questi venti giorni di pioggia sono stati sbagliati. Tutto lo sporco che ha intorpidito lo scorrere fievole delle ore - così noiose e insipide, spese tra quattro mura chino sui libri - non è certo ancora scivolato via sulla pelle. Dovremo vivere tra i raggi luminosi e caldi del sole, solo così potrebbe seccare ed essere lavato via. Questo corso di acqua, al contrario dei torrenti ingrossati dalle nevi e dalle pioggie torrenziali di questi mesi, mostra sempre più mestamente il fondo sassoso; forse è solo per l'inerzia impressa ormai un anno fa, che piano piano lo scroscìo continua...Forse, perchè a volte penso che invece il suo flusso naturale non sia che questo, lento, ripetitivo, a tratti opprimente e decisamente tranquillo. (oggi mi coccolo un po' perdendomi nei forse e nei perchè: sono stato bravo, ho studiato e prometto di non gravare troppo sull'umore ^^)
La logica suggerisce che il problema sia a monte...Forse il bacino d'acqua da cui nasce questo rivolo è secco...E sicuramente i problemi di questi tempi bloccano lo scorrere come massi sparsi qua e là lungo il corso. Ufff
Il fatto è che quando la vita non è speciale...è così difficile cercare di vederla come tale.
Ognuno necessita di momenti in cui poter leggere il suo nome scritto tra le nuvole, e vedere la propria sagoma disegnata lassù come costellazione splendente...Guarda come brilla il Francesco Maggiore lassù, tra il Capricorno e la cintura di Orione ^^. Invece adesso ci trasciniamo persi nella pioggia della vecchia città, notando quanto sia vuota nonostante appaia sempre più piccola...Ogni angolo sussurra la noia di averlo svoltato un milione di volte, ogni panchina supplica di non accomodartici più sopra.
Questi sono sempre i mesi più bui. Lo sappiamo tutti. Sembra quasi che il sorriso sia un premio prezioso che solo pochi adepti - di chissà quale setta - possano vestire, nascosti dalle loro lunghe tuniche scure mentre passano a sguardo basso tra il grigiore di questo nostro mondo.

Aspettando di sentire ancora il ruggito dei venti anni.
L'inerzia è madre di sè stessa e vorace di ogni voglia.

5 gennaio 2010

Fasi Alterne

"ma è già finita la fase in cui il Biagio si vestiva tutto a modino??"
Ehm...già.
Mi piace cambiare. E anche se non mi piacesse, lo farei comunque, quindi meglio che mi piaccia.
Ultimamente la testa sta volando all'estero verso lidi più o meno sconosciuti...non aprirò il capitolo Erasmus perchè mi piglia male pensare alla mia facoltà vuota...Però levarsi un po' da questi 3 contadini e tabaccai e pischelli credo proprio che mi ci vorrebbe.


Una creatura che sarei potuta essere io, nata il 3 Marzo del 1928, si sarebbe trovata a vivere in un mondo decisamente più aperto. ("Ma che cazzo dice il Biagio ora...è rincoglionito??") Noi siamo progettati essenzialmente per una cosa sola (e in base a quelle briciole che ho studiato posso anche dire che siamo stati fatti discretamente bene)...Il fine ultimo della nostra esistenza non è altro che la preservazione, la sopravvivenza. Il '900 con le sue guerre, la fame e tutto ciò che ne consegue appare in questo senso un ambiente quasi ideale all'espletazione di questo primario bisogno. Non è che invidi le generazioni mutilate dai conflitti e che ora affollano i cimiteri...Dio, non sono così mmm...testa di cazzo?? Sì dai, rende l'idea. Quello che voglio dire è che sopravvivere mi pare tanto meglio che vivere. Quello che sento forte è che sul mio volto si leggono i sogni di troppe ore davanti ad uno schermo o a pensare, a mangiarsi le ore perso dietro qualche inutile cazzata...di angoscie nate da mancanze del tutto illusorie. Per una volta vorrei davvero che i problemi da affrontare siano quelli per cui sono nato davvero: mangiare, trovare da mangiare, ripararsi dalla pioggia e tenersi al caldo...Mi sembra di essere nato in un mondo in cui tutto è già stato fatto, detto, e preparato per gli altri. Siamo la generazione più inutile di sempre.
Per quel poco che ne capisco, il nostro margine di libertà si eaurisce nella superficialità. Non vedeteci una critica in questo. Non è colpa mia, nè tua, nè di nessuno. Che ruolo ha l'evoluzione in tutto questo?? Siamo stati presi e sollevati dalle nostre necessità di sopravvivenza...E l'adattamento?? Come ci si adegua alla completa inutilità di quello che facciamo?? Bella domanda ^^. Io personalmente sono un genio nel crearmi problemi apparentemente titanici, che poi esplodono in una bolla di sapone non appena una serata allegra e una bella mangiata (e bevuta) mi ridonano il sorriso. Vedete, io sono un disadattato, io non so evolvermi. Non so cogliere i meravigliosi frutti di questa società che non ti chiede praticamente nulla. Io non ho una coscienza sociale, e come me, la stragrande maggioranza di tutti noi (per quanto facebook sia affollatissimo di inutilissime petizioni per non far più abbandonare i cani o picchairi i bimbi)...E se è nella superficialità che dobbiamo vivere, in un mondo in cui quel che conta (anche se non conta un cazzo) è ciò che indossi, la macchina, la casa, i muscoli, l'aspetto...Allora porca puttana, perchè siamo comunque tutti uguali?? Se il nostro solo barlume di libertà si nasconde nell'affermazione della nostra individualità più o meno materiale...Perchè così tante creature si affidano al celeberrimo gusto comune?? Io personalmente lo trovo abbondantemente squallido. Non dovrebbe esserci un mondo di calvi o di gente con i capelli color arcobaleno, vestita di cenci, da clown, da morte secca e da superman in giro per le strade (che dovrebbero avere l'asfalto lillà)?? Niente è intrinsecamente bello, questo è una delle più grandi figate del mondo.
La mia mente oscilla tra questa posizione di fondamentalistico rifiuto della banalità, e una più lieve accettazione della "mentalità comune", anche se finalizzata essenzialmente al raggiungimento di uno scopo. Spiegazione: 1 al Biagio garbano le donne, 2 alle donne garbano gli omini in camicia 3 il Biagio si mette la camicia. oppure 1 il Biagio, affetto incurabilmente da egocentrismo, ha un bisogno disumano di attenzione 2 la gente disprezza la diversità e le stramberie 3 il Biagio ingoia qualche bocconcino amaro, si veste come Dio comanda, si lava e sta in mezzo alla gente. Ovviamente se sto chiuso in casa per un mesetto (vedi preparazione Fisiologia), la mente vira di più sul "ma che cazzo me ne frega di tutti sti stronzi, mi vesto come cazzo mi pare, dico che cazzo mi pare e fanculo ad ogni bene". Però non è che sia precisamente un'esistenza auspicabile, non trovate?? Tutto questo per spiegare un cambiamento di guardaroba?? Nahhh...Anche per tentare ancora una volta di esorcizzare questo mostro di segaiolo mentale che tenta sempre di venire fori. La verità è che ho troppo tempo libero, troppi momenti in cui pensare e vedere mostri. Io sarei una buona persona, e produttiva. Ne ho la certezza. Solo che faccio fatica a tenermi assieme...
Ciò non toglie che la facilità di lasciare agli altri dirmi come fare le cose, che vestiti indossare, che musica ascoltare...sia una cosa che non posso accettare. Non posso, non ci riesco...E anche se non ve lo dico, mi state un po' sul cazzo quando lo fate, me compreso.

PS: ho comprato delle felpe bellissime, senza contare altri jeans allucinanti e una tuta usata dell'Adidas dall'Inghilterra direttamente dagli anni '70... : P

1 gennaio 2010

Sfratto

La via del compromesso è agli sgoccioli. Mi sto sinceramente rompendo il cazzo di perdere ore di sonno.
L'impalcatura razionale che fa da sostegno a questa mansarda di sogni e amori immaginari si è ufficialmente rotta le palle. Ho bisogno di vivere un po'. Odio medicina e l'eremitismo in cui ti costringe. Equilibrio. Non fa per me...porca troia non mi riesce per un cazzo. E' il momento di ristronzonirsi (conio Biagiano) riabbrutirsi e riabbassare lo sguardo su questa polvere e vivere di problemi veri come di che colore comprare la prossima felpa e perchè la Juventus non licenzia Ferrara. Mi dispiace...Sicuramente ci ripenserò 1000 volte. Ma io...sto male. Mi fa male non vivere così e il dovermi dividere l'esistenza in 2. Se il carico di speranze e aspettative che riesco a sostenere non smettesse di ruzzolare rovinosamente potrei riuscirci. Ma l'illusione velenosa si nasconde tutta in quell'unico se. Cesco, è il momento di crescere e smettere.
A proposito di equilibrio: è venuta a trovarmi in sogno ieri notte, sì insomma, stamattina...sembrano cazzate ma non è così...Certo le 24 ore di veglia, l'alcool, le stronzate fatte e la stanchezza avranno inciso sul sistema nervoso di questo ragazzo che apriva la porta di casa alle 7 meno un quarto...Però è stato orrendo. Mi provocava, mi dimostrava quanto in realtà valgano poco tutte le mie convinzioni, in che misura possa fare ciò che vuole di me e dei miei respiri...e dei sogni. L'effetto di adesso è quello di voler abbassare gli occhi e guardarsi i piedi. Con le persone vere ci puoi parlare...Ma non con la mia creatura bellissima che abita qua dentro da un po' ormai; e ora si è pure trasformata in una troia ingombrante e violenta.