18 novembre 2014

Scelte - Cardiobiagio

Lo scrivo qui e spero che rimanga per sempre. Ho deciso che mi specializzerò in cardiologia. Dopo aver passato gli ultimi due anni in geriatria - splendidi, peraltro - sento il bisogno di chiarire questa scelta a tutti quanti, perché questa non suoni come un ripiego o altro.
Non entrerò nel merito dell'esame di specializzazione perché tanto è già stato detto e scritto, perché già troppi si sono incazzati e soprattutto perché lamentarsi non serve a un cazzo, tanto meno su internet. Il punto è che dopo il famigerato concorso mi sono trovato a mettere in discussione la mia posizione circa il mio futuro. In buona sostanza, dopo la prima pubblicazione delle graduatorie - il 10 Novembre scorso - mi sono trovato a dover scegliere tra anestesia a Pisa, cardiologia a Perugia e geriatria a Napoli. Le graduatorie dicevano anche che avevo molte persone davanti a me per poter ottenere un posto a Firenze in caso di eventuali rinunce, tanto in cardio quanto in geria, e di conseguenza in quel momento il mio desiderio di continuare il mio percorso fiorentino si era come volatilizzato. Rimaneva dunque da scegliere tra due città sconosciute, due scuole sconosciute, guidato da un solo consiglio ripetuto allo sfinimento da famiglia e amici: ma tu cosa vuoi fare da grande? 


Avevo poco più 48 ore per sciogliere un dubbio cui non avevo trovato risposta in 6 anni, e questo mi ha sinceramente mandato in crisi. Vedete, geriatria a me piace molto, ma un conto è la scuola di Firenze - la prima e la migliore d'Italia - e un altro sono tutte le altre.
A chiarirmi le idee è stato principalmente il non voler essere il secondo Biagini geriatra. Io non sono il figlio del Dott. Biagini - se non geneticamente parlando. A tutto questo va aggiunta una malcelata fifa di trovarmi male a Napoli.
Ho cliccato sul computer l'accettazione della borsa a Perugia...e che cardiologia sia.

Automaticamente sono stato eliminato dalle graduatorie di anestesia e geriatria e sono iniziati i primi scorrimenti. Dopo una settimana ho scoperto che anche se avessi accettato geriatria non sarei comunque riuscito a fuggire da Napoli, mentre per cardio ero già scalato a Pisa. Non solo, ho scoperto di essere l'unico studente di tutto il mio anno di medicina a Firenze ad avere ottenuto un posto in cardiologia.Tuttavia, restavo fuori da Firenze per uno 0,1 di punteggio, con una sola persona avanti a me. A questo va aggiunto che nel frattempo avevo ottenuto anche una borsa in urologia a Firenze e una in igiene a Bologna.
Passa un'altra settimana e gli scorrimenti mi lasciano comunque nel mio posto in cardiologia a Pisa, ormai praticamente certo di trascorrere i futuri 4 anni all'ombra della torre che pende. Contemporaneamente però, scopro che a questo punto gli scorrimenti mi avrebbero fatto entrare in geriatria - nonché a igiene - a Firenze. Un brutto colpo. Non tanto per l'occasione persa (o per il fatto che qualsiasi altra scuola avessi scelto sarei potuto rimanere in Via Verdi 13), quanto perché adesso la mia scelta assume un insopportabile velo di irriconoscenza nei confronti delle persone con cui ho lavorato negli ultimi due anni. Mi dispiace davvero molto non poter ripagare l'investimento che è stato fatto su di me in termini di lavoro e fiducia - e soprattutto mi mancheranno il mio professore e gli altri specializzandi.
Tuttavia ormai il dado è tratto. Sarò cardiologo. Come in ogni scelta della mia vita, mi sono affidato più al mio naso che al cervello, e finora mi sono sempre trovato bene.



E ora bando alle ciance e dedichiamo qualche riga alle note allegre di tutta questa faccenda. Lascio Firenze. Dopo che tutti i compagni di questi anni di feste e sbronze mi hanno lasciato, è arrivato infine il momento anche per me di partire. So che queste parole possono suonare strane se dette da uno che ha dichiarato innumerevoli volte il suo amore sconfinato per questa città, però mi piace l'idea di salutarla come il luogo dove sono stato bene più che in ogni altro. Non voglio ridurla al grigio contorno di giornate di lavoro in ospedale. 
Questo inoltre comporta un'altra cosa: grande e devastante ultima notte di Via Verdi 13. Tutti invitati, tutti.

Infine ultima postilla, tanto la modestia non è mai stato il mio forte: dopo 20 anni ho finalmente concluso il mio percorso scolastico. E con questa ne approfitto per mandare un ultimo, cordiale e divertito saluto a chi ha bisogno di vomitare la propria ansia sugli altri, ai terroristi da esame, ai megalomani della facoltà impossibile, e soprattutto a quelli dello studio e della medicina come bene supremo cui sacrificare la propria gioventù.
Io non ho mai preso un'insufficienza, mai bocciato un'esame, mai rimandato un appello o perso un concorso...e soprattutto mai rifiutato un bicchiere di vino.
Non siete bravi perché studiate tanto, o perché fate medicina o perché non siete usciti il sabato sera per ripassare farmacologia. Siete bravi se state bene, fate quello che volete e soprattutto non lo fate pesare agli altri.

Ciao,
Cardio-Biagio