11 maggio 2011

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Accadono cose inspiegabili. Suggestioni diventate poi storie da bar e poi leggenda...e infine materia prima per programmi pseudo-scientifico-paranormali-accalappiacitrulli come Voyager ghgh...a dire il vero ho visto un sacco di puntate. Il fastidio è più legato alla scarsa qualità della conduzione di quell'evangelista dell'apocalisse del 2012 di Giacobbo e dall'inquantificabile spazzatura propinata riguardo ad alieni e vampiri...ma i misteri hanno sempre il loro fascino. Ce l'hanno proprio perchè sono tali. E anzi imbecilli come Raz de Gan (vi rendete conto che ne conosco anche il nome? Cioè questa è violenza mediatica bella e buona) che cercano di svenderli ai più coglioni e digiuni di fantascienza e Indiana Jones, non fanno altro che svuotarli della loro essenza, che è la loro segretezza.
Finita la filippica contro le sopracitate creature - che per inciso sono inutili e deleterie - vi racconto una delle cose più intriganti su cui ho passato una giornata a rovistare wikipedia e derivati: l'Uomo Falena.
Chi ha visto quel thriller, tutto sommato passabile, di "The Mothman Prophecies" con scarso interesse fino alla scoperta che era tratto da una storia vera - come me - sa più o meno di cosa stiamo parlando: 1) un mostro alato, grosso, peloso e cattivo...anche se in effetti non ha mai fatto altro se non spaventare una coppietta appartata di notte in una fabbrica abbandonata di Dinamite (chi di noi non ha mai fatto queste cose in posti del genere?? Io personalmente ho una passione per manicomi e bocciodromi) e gli abitanti di Point Pleasant per un paio di anni circa 2) Una cittadina del West Virginia, stravolta da una catastrofe dopo l'altra, nell'ordine il crollo di un ponte, durante il guasto dell'impianto semaforico da entrambi i lati - che aveva costretto tutti gli automobilisti a rimanere fermi - che provocò la morte di 46 persone, due disastri aerei e infine anche un bel tornado 3) I Men in Black (proprio loro!!!) tizi vestiti in nero che si aggiravano domandando a destra e a manca della bestia e che spaventarono ancora di più i già terrorizzati villici.
Non vi sto dicendo che ci credo, nè voglio convincere voi. Personalmente credo che con un po' di fantasia, un'intuizione geniale, una buona fetta di culo e gli immancabili coglioni del caso (nonchè una bella spruzzatina di alcool che non guasta mai) si potrebbe far resuscitare anche Godzilla per mandarlo a cercare il Santo Graal. No no no...la questione non è crederci e non è neppure se è verosimile. Il fatto è che è una bella storia.
C'erano telefonate strane in quei giorni, siamo nel 1966. Il governo aveva davvero inviato un gruppo di agenti speciali per investigare su questi strani avvistamenti. Una creatura enorme, dagli occhi rosso fuoco. I due ragazzini erano arrivati dallo sceriffo più morti che vivi, tanto che quel buon uomo non potè far a meno di credergli un po'. La voce si sparse in fretta, sempre più persone cercavano il loro minuto di popolarità e molte altre cominciavano ad avere paura. Arrivava di tutto in quell'angolo di America: uomini vestiti di nero dalla pelle pallida che facevano domande strane, scienziati che parlavano di gufi giganti che in realtà vivono da tutt'altra parte...e un giornalista. Lo stesso che riceveva le telefonate, lo stesso che racconterà la leggenda per come la conosciamo adesso. Bene, lui era lì la notte del crollo, quando il vecchio ponte (peraltro molto robusto almeno a vederlo) cigolò sotto il peso delle due file di auto bloccate dai semafori rossi per poi essere ingoiato dall'acque fosche. Apparte ogni speculazione e ipotesi strampalata, lui non morì...lui non ci salì mai su quel ponte. Lui sapeva quello che doveva succedere. "Grande tragedia sul fiume Ohio", una voce registrata dalla cornetta. Una voce non comprensibile con le orecchie, non senza cambiare la velocità del nastro. Ebbene lui diffuse la notizia, e non gli credettero. 46 morti. La registrazione esiste tuttora.
Fine della storia? No, la storia inizia adesso. Si accende la macchina dei giornali, ma soprattutto squinternati da tutto il mondo accorrono a frotte per trovare lo strano volatile, quello che subito viene considerato il messaggero della tragedia e che nessuno ha ascoltato. C'è chi dice che sia Quetzacoatl, c'è chi dice che sia qui per aiutare il mondo intero. Quello che c'è di strano è che molti lo riavvistano un po' ovunque per l'America. Quello che c'è di unico però è che 4 scienziati bielorussi raccontarono di avere visto una grossa creatura alata che si aggirava nel cielo attorno all'enorme ciminiera, e questo prima del 26 Aprile 1986. Poi Successe quello che è passato alla storia come il più grande disastro nucleare fino ad oggi.
Perchè vi racconto questa storia senza senso? Secondo voi?
Io l'ho visto. Cioè io ho visto quella che mi sembrava un'aquila gigantesca, di notte, che si alzava in volo vicino al vecchio ponte di Badia a Pacciana. E questo diversi anni fa, non ricordo nemmeno io quando. Me lo sono sempre tenuto dentro...finchè poi un giorno quella pazzerella di mia madre non mi ha detto di essersi spaventata a morte vedendo un enorme pipistrello sorvolargli la macchina - e per enorme intendeva un paio di metri. Questo fa di me un coglione che crede ai mostri? Probabilmente sì...alla fine mi consola non essere il solo, almeno in famiglia. Confesso che sto ancora cercando di appioppiargli qualche catastrofe capitata.

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