10 gennaio 2010

Low Batteries

Questi venti giorni di pioggia sono stati sbagliati. Tutto lo sporco che ha intorpidito lo scorrere fievole delle ore - così noiose e insipide, spese tra quattro mura chino sui libri - non è certo ancora scivolato via sulla pelle. Dovremo vivere tra i raggi luminosi e caldi del sole, solo così potrebbe seccare ed essere lavato via. Questo corso di acqua, al contrario dei torrenti ingrossati dalle nevi e dalle pioggie torrenziali di questi mesi, mostra sempre più mestamente il fondo sassoso; forse è solo per l'inerzia impressa ormai un anno fa, che piano piano lo scroscìo continua...Forse, perchè a volte penso che invece il suo flusso naturale non sia che questo, lento, ripetitivo, a tratti opprimente e decisamente tranquillo. (oggi mi coccolo un po' perdendomi nei forse e nei perchè: sono stato bravo, ho studiato e prometto di non gravare troppo sull'umore ^^)
La logica suggerisce che il problema sia a monte...Forse il bacino d'acqua da cui nasce questo rivolo è secco...E sicuramente i problemi di questi tempi bloccano lo scorrere come massi sparsi qua e là lungo il corso. Ufff
Il fatto è che quando la vita non è speciale...è così difficile cercare di vederla come tale.
Ognuno necessita di momenti in cui poter leggere il suo nome scritto tra le nuvole, e vedere la propria sagoma disegnata lassù come costellazione splendente...Guarda come brilla il Francesco Maggiore lassù, tra il Capricorno e la cintura di Orione ^^. Invece adesso ci trasciniamo persi nella pioggia della vecchia città, notando quanto sia vuota nonostante appaia sempre più piccola...Ogni angolo sussurra la noia di averlo svoltato un milione di volte, ogni panchina supplica di non accomodartici più sopra.
Questi sono sempre i mesi più bui. Lo sappiamo tutti. Sembra quasi che il sorriso sia un premio prezioso che solo pochi adepti - di chissà quale setta - possano vestire, nascosti dalle loro lunghe tuniche scure mentre passano a sguardo basso tra il grigiore di questo nostro mondo.

Aspettando di sentire ancora il ruggito dei venti anni.
L'inerzia è madre di sè stessa e vorace di ogni voglia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bello bello ed ancora bello.
Azzardo (rimanendo in tema di gioco e giocatori un po' testoni): il più bel post che tu abbia mai scritto.
La frase sulla specialità della vita poi è veramente una chicca...per quanto triste possa essere.
Io penso che molte persone non abbiano ancora visto la propria costellazione a causa dell'inquinamento luminoso che questo mondo un po' burlone ci scarica sugli occhi...è questione di saperci fare l'abitudine Biagio...però cazzo...troppi forse, troppi se, troppi poi...tutto questo è veramente una porcata.