5 gennaio 2010

Fasi Alterne

"ma è già finita la fase in cui il Biagio si vestiva tutto a modino??"
Ehm...già.
Mi piace cambiare. E anche se non mi piacesse, lo farei comunque, quindi meglio che mi piaccia.
Ultimamente la testa sta volando all'estero verso lidi più o meno sconosciuti...non aprirò il capitolo Erasmus perchè mi piglia male pensare alla mia facoltà vuota...Però levarsi un po' da questi 3 contadini e tabaccai e pischelli credo proprio che mi ci vorrebbe.


Una creatura che sarei potuta essere io, nata il 3 Marzo del 1928, si sarebbe trovata a vivere in un mondo decisamente più aperto. ("Ma che cazzo dice il Biagio ora...è rincoglionito??") Noi siamo progettati essenzialmente per una cosa sola (e in base a quelle briciole che ho studiato posso anche dire che siamo stati fatti discretamente bene)...Il fine ultimo della nostra esistenza non è altro che la preservazione, la sopravvivenza. Il '900 con le sue guerre, la fame e tutto ciò che ne consegue appare in questo senso un ambiente quasi ideale all'espletazione di questo primario bisogno. Non è che invidi le generazioni mutilate dai conflitti e che ora affollano i cimiteri...Dio, non sono così mmm...testa di cazzo?? Sì dai, rende l'idea. Quello che voglio dire è che sopravvivere mi pare tanto meglio che vivere. Quello che sento forte è che sul mio volto si leggono i sogni di troppe ore davanti ad uno schermo o a pensare, a mangiarsi le ore perso dietro qualche inutile cazzata...di angoscie nate da mancanze del tutto illusorie. Per una volta vorrei davvero che i problemi da affrontare siano quelli per cui sono nato davvero: mangiare, trovare da mangiare, ripararsi dalla pioggia e tenersi al caldo...Mi sembra di essere nato in un mondo in cui tutto è già stato fatto, detto, e preparato per gli altri. Siamo la generazione più inutile di sempre.
Per quel poco che ne capisco, il nostro margine di libertà si eaurisce nella superficialità. Non vedeteci una critica in questo. Non è colpa mia, nè tua, nè di nessuno. Che ruolo ha l'evoluzione in tutto questo?? Siamo stati presi e sollevati dalle nostre necessità di sopravvivenza...E l'adattamento?? Come ci si adegua alla completa inutilità di quello che facciamo?? Bella domanda ^^. Io personalmente sono un genio nel crearmi problemi apparentemente titanici, che poi esplodono in una bolla di sapone non appena una serata allegra e una bella mangiata (e bevuta) mi ridonano il sorriso. Vedete, io sono un disadattato, io non so evolvermi. Non so cogliere i meravigliosi frutti di questa società che non ti chiede praticamente nulla. Io non ho una coscienza sociale, e come me, la stragrande maggioranza di tutti noi (per quanto facebook sia affollatissimo di inutilissime petizioni per non far più abbandonare i cani o picchairi i bimbi)...E se è nella superficialità che dobbiamo vivere, in un mondo in cui quel che conta (anche se non conta un cazzo) è ciò che indossi, la macchina, la casa, i muscoli, l'aspetto...Allora porca puttana, perchè siamo comunque tutti uguali?? Se il nostro solo barlume di libertà si nasconde nell'affermazione della nostra individualità più o meno materiale...Perchè così tante creature si affidano al celeberrimo gusto comune?? Io personalmente lo trovo abbondantemente squallido. Non dovrebbe esserci un mondo di calvi o di gente con i capelli color arcobaleno, vestita di cenci, da clown, da morte secca e da superman in giro per le strade (che dovrebbero avere l'asfalto lillà)?? Niente è intrinsecamente bello, questo è una delle più grandi figate del mondo.
La mia mente oscilla tra questa posizione di fondamentalistico rifiuto della banalità, e una più lieve accettazione della "mentalità comune", anche se finalizzata essenzialmente al raggiungimento di uno scopo. Spiegazione: 1 al Biagio garbano le donne, 2 alle donne garbano gli omini in camicia 3 il Biagio si mette la camicia. oppure 1 il Biagio, affetto incurabilmente da egocentrismo, ha un bisogno disumano di attenzione 2 la gente disprezza la diversità e le stramberie 3 il Biagio ingoia qualche bocconcino amaro, si veste come Dio comanda, si lava e sta in mezzo alla gente. Ovviamente se sto chiuso in casa per un mesetto (vedi preparazione Fisiologia), la mente vira di più sul "ma che cazzo me ne frega di tutti sti stronzi, mi vesto come cazzo mi pare, dico che cazzo mi pare e fanculo ad ogni bene". Però non è che sia precisamente un'esistenza auspicabile, non trovate?? Tutto questo per spiegare un cambiamento di guardaroba?? Nahhh...Anche per tentare ancora una volta di esorcizzare questo mostro di segaiolo mentale che tenta sempre di venire fori. La verità è che ho troppo tempo libero, troppi momenti in cui pensare e vedere mostri. Io sarei una buona persona, e produttiva. Ne ho la certezza. Solo che faccio fatica a tenermi assieme...
Ciò non toglie che la facilità di lasciare agli altri dirmi come fare le cose, che vestiti indossare, che musica ascoltare...sia una cosa che non posso accettare. Non posso, non ci riesco...E anche se non ve lo dico, mi state un po' sul cazzo quando lo fate, me compreso.

PS: ho comprato delle felpe bellissime, senza contare altri jeans allucinanti e una tuta usata dell'Adidas dall'Inghilterra direttamente dagli anni '70... : P

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono post impossibili da commentare...ma ci provo lo stesso...anch'io ho comprato due felpe Biagio...
Nic

Anonimo ha detto...

veramente un bel post,sai come far capire quello che pensi :)