25 dicembre 2009

Attesa natalizia

Sì, lo so è la vigilia...Non vado più a messa da un pezzo e non è il caso di aprire il capitolo convinzioni religiose/supertstizioni personali, riti propiziatori, folletti e quadrifogli...Quindi ho il tempo di buttare giù due righe ^^.

Non vi annoierò con le solite lamentele, lo snocciolamento costante di ogni sottile flessione dell'umore...nah nah.
Non sono neanche il tipo da ringraziamenti qua e là sulla rete, sorrisi agli amici e regalini...ghgh. Gli amici sono tali per altri motivi e non ho intenzione di dilungarmi neanche su questo. A dirla tutta io sono del partito "oh no cazzo mi ha regalato qualcosa...e mo che cazzo mi invento -___-"...Il natale però mi piace.
E mi piace nonostante il mi fratello che alla tenera età di 23 anni è qui che saltella gioioso per camera pregustando il lieto scartocciare della carta colorata e lo scivolare dei nastri che celano gli immeritatissimi doni (tra l'altro sa benissimo cosa contengono i pacchi...a volte proprio non lo capisco). A questo aggiungete la pioggia che come sempre mi affloscia lo stato d'animo. Recentemente però mi è diventata quasi una grata compagna, avendo liberato le grigie e zozze stradelle di questo paesino di anime infelici dalla opprimente morsa della neve. Dio se avrei desiderato vederla squagliarsi tutta marrone tra le ruote delle auto; invece ha avuto una morte rapida e lieve, di quelle che augureresti quasi quasi a qualche professore particolarmente simpatico. (A momenti avrei voluto tingerla di rosso col sangue delle bande rivali stile Gangs of New York)
Ricapitolando il mio Natale non è nè bianco, nè cattolico, nè tantomeno allietato da dolci sorprese. Perchè mi piace allora? Perchè io sono il più piccolo di una schiera di cugini e cugine, il più tenero della contadina dinastia dei Biagini...E per me il Natale è l'occasione di rivedere ancora quelle bestiacce con cui condivido qualche pezzettino di cromosoma o che, peggio, hanno avuto l'insana idea di legarsi ad un Biagini vita natural durante (o finchè divorzio non li separi, fate le corna anche voi...please).
Mi rendo conto che ormai gli anni che mi dividono dalle precedenti generazioni di parenti non sono più tali da giustificare la mia ammirazione per loro. Quand'ero piccolo, i miei cugini di 6/8 anni più grandi mi apparivano veramente degli idoli irraggiungibili. Sorrido anche solo nello scriverlo. E pensare che io ero una merda allucinante. Ho rovinato tante di quelle feste di compleanno: volevo farmi notare, ottenere la loro approvazione a costo di essere giullare o zimbello. Non importava. Spengevo sempre le candeline prima della foto, elargivo generosamente morsi qua e là senza ritegno nè pudore alcuno, e ancora strilli, pianti continui, e a volte qualche bella vomitata. Un paio di volte finii anche per azzuffarmi coi ragazzini più grandi (ovviamente non mi potevano fare nulla dato che ero il cugino). Due sculaccioni a me, una bella sgridata, io che vengo portato via a forza dalla casa degli zii e i miei cugini che ridevano. Per quelle risate mi sarei vestito da Marilyn e sarei spuntato fuori dalla torta cantando Happy Birthday mr. President in cecoslovacco. C'è da dire che i cuginoni dal canto loro mi aizzivano a modino indicandomi a quale bambinello rompere allegramente il cazzo o quante schifezze dover trangugiare nel minor tempo possibile...
Crescendo le dinamiche sono cambiate. Non sono più il guastafeste temuto da zie e mamme di mezzo Bottegone. "Sonia sai il mio frugoletto è tanto agitato, è tremendo, sembra Francesco". Diciamo che mi sono un po' affinato.
Per diverse cose mi rendo conto di camminare nelle orme già lasciate da loro...Ho ricevuto una rigidissima istruzione cinematografica, in cui il rispetto del valore delle manate di Bud Spencer viene prima di qualsiasi altro comandamento: tre cugini bambini chiusi nella celeberrima stanza rustica della zia, persi nella contemplazione delle avventure del poliziotto superpiù o nelle partite di poker di Trinità. A questa passione si è poi aggiunta l'idolatria della Coca-cola, unico vero e santo nettare divino (shhh, lo sapete che sono astemio). Luca mangiava un piatto di riso ingurgitandone un bicchiere per ogni cucchiaio! Rico una volta ci zuppò le patatine San Carlo. E io li studiavo, imparavo da loro. Poi è venuto il periodo del cinema, quello vero. I cuginoni hanno le camere arredate a VHS, Luca poi ha un intero salotto ammobiliato a dvd e cassette.
E adesso siamo amici. Parenti e amici. E' bello, forse dovrei pensarci più spesso ^^. Ora te li ritrovi che girucchiano per la Sala o seduti al Gargantuà...ghgh
Chiudo col mio aneddoto preferito: ogni Natale ci viene donato sempre un presepio fatto di cioccolato, con tanto di capannuccia, stella cometa, bue e asinello...Ogni anno litighiamo per chi vuole la testa del Bambinello o i piedi di S.Giuseppe...ahahah. (ovviamente a fare gli onori di casa col coltello sono io)
E vabbè...adesso è già il 25. Auguri.

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