4 dicembre 2009

Ho provato a scrivere qualcosa praticamente tutti i giorni. Solo che non riesco a fermare le parole.
Il senso era più o meno questo: mi dispiace di fare sempre il coglione.

Sapete ho voglia di chiudermi qui, sto già pregustando le assenze delle vacanze di Natale, i giorni che mi divideranno da tutti voi.

Se la vita per me è un gioco, adesso non mi sto divertendo un granchè. Il mio gioco sta scadendo, degenerando. E mi dispiace di apparire così imbranato e coglione.

6 commenti:

Daniela ha detto...

Non appari in questa maniera, a me non appari in questa maniera.
Rapportarsi agli altri è una gran fatica, talvolta.
Condivido lo spirito di questo post al cento per cento.

Simply Biagio ha detto...

Mi fa piacere sentirtelo dire...Anzi mi fa stare anche un po' meglio.
Thanks Danielle spero non tu sia l'unica a pensarlo!!!

Anonimo ha detto...

il giocatore incallito e patologico dice che se il gioco non gira e degenera sicuramente la mano successiva sarà quella buona; la fortuna smetterà di guardare il grande fratello (anch'essa, per quanto ancestrale sia, ci tiene a stare al passo con i tempi ed essere cool) e finalmente darà un'occhiata anche a questo povero sciagurato. Sai bene anche te che nella realtà non è così: il giocatore sciagurato resterà tale e visto che al male non vi è limite tutto sarà ancora peggio. A meno che il giocatore non ribalti il tavolo da gioco, prenda la sedia su cui è seduto e la spacchi in testa alla fortuna e gli dica: -hei puttanella io non ho bisogno che tu guardi verso di me perché ottenga dalla mia vita ciò che mi spetta: io vado e me lo prendo. Continua pure a fissare lo sguardo su chi non ha le palle di prendere in mano la propria vita e cavarsi un dito di culo-
Quale tipo di giocatore vuoi essere Biagio: il primo o il secondo?
Nic

Simply Biagio ha detto...

Messa così Nicco...direi decisamente il secondo!!!
Sai però come la vedo io?? Io potenzialmente sarei in grado di alzarmi da questo tavolo maledetto e non sedermici più, andare un po' in culo alla sfiga e a questo gioco bastardello che è la vita. Solo che non ci riesco, mi riprometto sempre di farmi i cazzi mia e giocare secondo le mie regole...Ma non ci riesco, cazzo...Io devo sempre fare il coglione, devo sempre cercare di vincere, di apparire più di quello che sono...o meglio diverso da quello da chi sono. E si arriva a un punto in cui la forbice è troppo aperta e non ce la fai più a gestirla...E allora, perdi, continui a presentarti al tavolo sperando di rivincere quello che hai perso la sera prima...ma, no, il copione è sempre lo stesso.
Comunque non mi arrendo, se devo barare, barerò: farò carte false, nasconderò gli assi nelle maniche...Ma io non posso perdere. La sconfitta mi è allergica c'è poco da fare...Spero solo che un po' di solitudine mi riporti un pochina di tranquillità e di riuscire a giocare le mie carte con un pochettino più di senno. Traduzione: dormire un po' di più, pensare un po' di più alle cose veramente importanti e cercare di soffrire meno per ogni minimo sguardo storto.

Anonimo ha detto...

pensi di essere veramente capace di fregare la vita?
Esci da vincente da un gioco nel quale risulti perdente. Dii di no quando il banco ti proporrà di continuare in seguito all'ennesima perdita, magari con con un piccolo prestito da parte sua, restituibile "comodamente" vendendo la tua anima.
Decidi da te cosa sono le cose veramente importanti; per quanto tu possa considerare poco importante un problema se esso non sarà risolto sarà molto più importante di qualsiasi altro, per quanto il tuo "senno" urli a squarciagola "priorità maggiore".
Buon gioco Biagio.

Daniela ha detto...

ma come è diventato brutale il Nicco?!