10 dicembre 2009

Vita = Gioco [modalità per l'uso]

Ho l'impressione che molti...probabilmente tutti, fuorchè quelli qua dentro, non possano capire cosa intenda con le mie parole...Vi devo delle spiegazioni...

Vivere in un gioco non è necessariamente divertirsi...Vivere da cazzoni lo è, e per quanto questo coincida con il 50% netto della mia esistenza, non è sufficiente temo.

Vivere in un gioco essenzialmente significa distaccarsi. C'è molta ingenuità nelle mie parole, io stesso ne sono il più consapevole...e probabilente c'è anche più di un pizzico di superbia. Tentare di rendersi superiore a tutto ciò che rende una vita tale: le delusioni, le cotte, gli sbandamenti, le soddisfazioni, le insonnie e compagnia...Non un semplice fregarsene, forse è più un viverle come se capitasse a qualcun altro. Un personaggio con cui giocare a fare e disfare, questo è per me il Biagio...o meglio come cerco di renderlo da anni.
Ovvio che il 90% delle volte non ci riesco...ma nella metà di questi casi riesco quantomeno a passarmi una serata. (a proposito...avrei da raccontarvi delle giornate leggendarie, in particolare un Agosto allucinante, roba di record imbattuti e molestie alla quiete pubblica...però nun posso perchè sennò succede il casino dei primi tempi di Simply Biagio...dovrete accontentarvi delle mie notti melenze) Dicevo...succede poi che mi sento un deficiente per giorni interi e mi vergogno di apparire tanto stupido o superficiale (vedi ultimi post). "Solo chi controlla sè stesso può avere potere sugli altri", un saggio proverbio cinese faceva più o meno così, e questa è la mia stupida soluzione al problema: vivi come se la tua esistenza non fosse quella di questi occhi e queste mani...ma quella che si nasconde dietro di esse e ne muove i fili. Apparentemente è un piano geniale, no?? ahahah
In effetti il risultato principale di questa strategia, quando tutto fila liscio, è l'invulnerabilità. Non avete idea di cosa io possa aver detto o fatto in quei momenti...roba da cinema. Già i film...sono il mio più grande cruccio, temo. Ho passato così tanto tempo a veder attori vivere in mondi creati ad arte da sceneggiatori, che forse sto cercando di ridurre anche la mia vita ad un copione. Probabilmente sono troppo fragile per vivere con la mia sola pelle, e probabilmente anche troppo vanitoso per far vedere quanto sia banale il mio modo di improvvisare sul palcoscenico della vita...e allora ecco che vestire i panni del Biagio suscita un certo appeal :-P.
Mi pare quasi inutile dire che il Biagio è un giocattolo che s'inceppa facilmente...E in quei momenti la protezione che offre il nasone finto, diventa piuttosto un peso opprimente.
Il limite vero di tutto questo, sta nella difficoltà di far sembrare reali quelle che sono le emozioni regalate al Biagio...un bacio, una bella serata, un messaggio...tutto questo rischia di diventare una puntata vista alla tv, un sorriso o una lacrima versata davanti a uno schermo prima di andare a letto. E il giorno dopo?? Bè c'è la drammatica possibilità che quell'episodio non abbia già più voglia di rivederlo e magari desideri cambiare canale.
Triste, eh?? Bè...a volte questo piccolissimo difetto mi costringe a chiudermi a casa per giorni. Senza contare che sono sì uno sciocco spettatore della mia vita, ma sono anche consapevolissimo che dall'altra parte ci sono persone in carne ed ossa che molto più coraggiosamente di me ci mettono la loro faccia su questo palcoscenico...e io non posso deluderle, ho il terrore di far loro del male...Spesso vorrei che tutti giocassimo questo gioco.
Il giocattolo stasera lo metto da parte...Anche se, forse proprio adesso che ne sto parlando, non sto facendo altro che distaccarmi ancora una volta da me stesso...Ma non perdiamoci in pensieri troppo articolati, che già mi sembra di fare troppo casino...Spero che stiate ancora tutti seguendo il filo del discorso.

E' strano: ci sono giorni in cui penso, mi convinco anzi, che una persona coincida con ciò che fa...non con chi crede di essere...In questo senso io sono quel cazzaro rumoroso di cui stiamo parlando. Questi momenti però non possono che durar poco: probabilmente c'è troppo altro qua dentro per limitarmi a questo. Altre volte invece non mi riconosco assolutamente in questa creatura più o meno fredda che si nutre di discorsi e bei pensieri e che perde il suo tempo ad elucubrare davanti ad un pc...A dire il vero spesso mi sento di essere veramente uno sfigato e un disadattato alla vita. E il Biagio in fondo non è altro che il mio modo di ricordarmi che questo non è vero cazzo.

Sapete...come in ogni bel film, quello che ci vuole è un gran finale. Una scena magistrale di quelle in cui vorresti davvero rinchiuderti in un mondo di celluloide per vivere tu stesso quelle emozioni. Esperienze così forte da sfasciare questo muro che mi separa dal mondo, che mi facciano sentire. Dolore, gioia, orrore, paura, rabbia...L'importante è sentirle, sulla mia pelle, poter dire che sono mie.
E questo io vado cercando per il mio gioco: una realtà così potente da non poterla chiamare più finzione. Voglio trovare le persone che sappiano strappare questo schermo.
E' in virtù di questa ricerca che spiego gli eccessi di questi anni...le esagerazioni, l'allergia alla serenità e alla vita sana...
Resta il  fatto che io sono una persona falsa (chi non lo è daltronde??)...Bè non credo di essermi mai vantato del contrario e anche se lo avessi fatto, non cambiarebbe certo il fatto in sè, semmai lo confermerebbe...Ahahah

Nessun commento: