20 luglio 2011

❤ Italy

Cosa vorrei essere? Un turista, un Turista Italiano...Sì perchè qui il mare è bello, le città son ricche di ori e quadri. Il mangiare è buono, ogni angolo racconta le scorribande di qualche romatico bandito o porta i fori di qualche vecchio moschetto. E' tutto così...pittoresco. Un tricolore appeso che tutti conoscono e amano, anche se nessuno sa perchè è colorato così. Migliaia i paesini spuntati come funghi tra i poggi e le buche di troppi mari e montagne perchè se ne possa conoscere il nome, che sopravvivono senza strade o internet, ma mai privi di un piatto tipico o tantomeno di un sobborgo rivale (anche se nessuno ricorda il perchè). Targhe in latino in ogni dove, statue e fontane a segnare l'ultima delle svolte, il peggiore dei vicoli imbellito da una Madonnina del '300. Questa meraviglia è il Bel Paese. E bello lo è davvero. Ma solo da turista lo vorrei scoprire.
Io non so cos'è il bene. Nè dove stia il giusto. Nè se questo trovi una sua più compiuta realizzazione in qualche posto Oltralpe o magari Oltreoceano (anche se il pensiero - confesso - mi rende il cielo un poco più azzurro). Ho però una certa visione di ciò che è sbagliato...e fatico a non riconoscerlo sotto questa patina di sorrisi e ricchezze con cui ci riempiono gli occhi dalla nascita. Noi siamo il paese degli usi e dei costumi, delle maschere e del teatro. A me si gonfia il petto quando penso che nessun straniero potrà mai capire quanta sia l'esatta differenza che corre tra l'accento toscano e pugliese, o tra il pistoiese e il pratese. Mi diverte spiegare come qui non esista una ricetta scritta del ragù, ma piuttosto scuole di pensiero, o come l'anguria cambi il suo nome a seconda del dialetto di chi la coltiva.
Ciò che non mi piace è il vedere quello che sta dietro il piccolo miracolo. La meraviglia cela sempre un segreto. Quello che non ti dicono quando vieni in vacanza in Italia è quanto sia triste essere orgogliosi di un paese per la sua bellezza, e niente più. E lo siamo tutti. Orgogliosi e tristi. C'è chi non vuol vedere e preferisce l'ottimismo, le bugie, la pizza e il vino; e c'è chi non riesce neanche a farsi piacere la pasta per quanto gli è amaro lo scoprire ogni giorno una verità sul nostro sistema. Il primo è orgoglioso di essere erede di Cesare e di Garibaldi, ma al tempo stesso è triste agli occhi degli altri, perchè probabilmente non sa neppure cosa abbiano fatto. Il secondo è triste di veder macchiata l'eredità di Nerone e di Cavour, e magari si sente pure orgoglioso di distinguersi dagli altri cui invece non gliene frega un cazzo, ma che sicuramente vivono molto più felicemente di lui. In mezzo a questi due ci stiamo tutti, e anche se non so dove sta il giusto - lo ripeto - vedo tanto di sbagliato qua fuori.
Sbagliato è il chiamare un Paese democratico per l'aver concesso il diritto di decidere un simbolo o un leader di un partito che gestisce la cosa di tutti, mentre le liste degli onorevoli sono decise sulla base di criteri clientelari o più semplicemente legali. Sbagliato è il doversi stupire che il funzionario mafioso si dimetta perchè inquisito o addirittura condannato, e il trovare normale che egli riceva la solidarietà di tutti gli altri compagni di merende per essersi tenuta stretta la sua poltrona. Sbagliato è il sentire che per il Bel Paese non sei nulla più di un pollo spennare, da prendere per il culo chiamandolo libero e dotato di diritto, allo studio, al lavoro, alla famiglia. Sbagliato è l'aver capito che i doveri e gli obblighi siano pressapoco facoltativi: non è che non vadano proprio seguiti, ma piuttosto "interpretati" in quanto indubitabili norme del vivere civile. Sbagliato è il sentire che qui da solo non ce la fai, non senza il calcio nel culo o piuttosto una bella leccata. Sbagliato è il vedere ogni giorno che la legge non è uguale per tutti. Sbagliato è il sapere che la differenza tra la correttezza e la coglionaggine sta solo che la prima è molto più amara da sopportare. Sbagliato è il non trovare in mezzo a cento movimenti, uno solo che la pensi un po' come te e si muova in coerenza con ciò. Sbagliato è il non avere voce su niente se non su una pagina di un blog, anche se sono in migliaia ormai a parlare. Sbagliato è l'accorgersi che tutti sanno, perchè tutti sappiamo cosa c'è che non va, ma che nessuno può farci niente.
Infine sbagliato è accettare. ma sbagliato è anche soffrire nel non farlo.
Ma chi è che paga tutti questi errori secondo voi?
Per questo voglio essere turista. Chissà che bel ricordo che hanno quelle famiglie tedesche grassocce di questo posto.
Pink Floyd  - The Fletcher Memorial Home

1 commento:

Scix ha detto...

quanto hai ragione..orgogliosi e tristi..che amara immagine...quanto reale...adoro leggerti