3 giugno 2011

Giugno

E' un malessere sordo, una patina opaca che annebbia la gratificazione che viene dalle piccole cose. Forse figlio di un desiderio inesaudibile o nipote degli screzi ormai divenuti più numerosi delle carezze che ogni ora di questo periodo produce. Non se ne va. Non riesco a scacciarlo, non da solo almeno...nè con l'alcool. Il rusty nail disinibisce e amplifica voglie e aneliti celati, qui non c'è niente da liberare. Forse dovrei semplicemente voltargli le spalle e attendere che scivoli lungo la parete fino a sparire nella fossa dove stagnano ognuno dei momenti che furono. Sicuramente il mettersi ad un tavolino e lo scriverne non è molto indicato visto che dilata questo attimo al punto di guadagnarsi qualche pagina di calendario. La questione è che forse in fondo in fondo non mi va: so che l'inerzia è la madre di tutti i tarli del cervello...ma cazzo, non riesco a farne a meno.
E' curioso come anche le canzoni più allegre siano distorte da queste cuffie di noia e delusione. E' solo uno sbalzo di umore? Lo è davvero? Lo spero, anche al costo di dimostrare ancora una volta la mia scarsa fermezza ed affidabilità. La sensazione è che non riesca più a volere ciò che ho considerato desiderabile fino a poco fa. Sto subendo una nuova metamorfosi, senza entusiasmo stavolta. Il mio mondo fatto di feste, ubriachi e musica mi appare sostanzialmente privo di interesse: solo ieri sera mi sono ritrovato fermo a contemplare lo squallore di quello più volte ho definito il mio locale preferito negli ultimi anni. Le farfalle che tanto leggere muovono gli occhi miei col loro sfilare leggere tra la folla, sono così sbiadite da parere poco più che parti della'arredamento.
L'ho sempre detto io che un voto su un libretto azzurro non paga la tua felicità. E mi sono comportato di conseguenza...ma oltre che la soddisfazione di poter sfoggiare il massimo dei voti nonostante non aver rinunciato a quasi niente non rimane poi molto. Anedonia. Una parola che pochi potrebbero avvicinare alla mia vita, specie recentemente. Cionondimeno incombe su tutta la giornata ormai: prima s'è presa le mattine, poi le sere e infine...le notti.
Non si può festeggiare un esame se alla fine sei andato a 20 feste anche mentre lo preparavi. Come si può brindare ad un voto quando comunque no esci mai di casa senza un bicchiere in mano?
Mi manca la mia vita di 2 mesi fa. Non nel contingente: non è questa o quella persona, nè i primi soli e Careggi o la biblioteca e la mensa...mi manca la leggerezza con cui mi muovevo in mezzo a tutto ciò, scartando tra una figura e l'altra e senza mai rimanere  a bocca asciutta. Adesso non c'è la fame. Mi dispiace (a dire il vero poco poco) per chi mi porta a giro aspettandosi chissà quali stronzate uscire dalla mia bocca, ma sono un filino deludente da quel lato al momento.
Si è chiuso un capitolo a Maggio anche se si è trascinato fino a Giugno. Potrebbe avere titolo "esagerare". Il nuovo comincia con un malessere sordo, la paura di perdere qualcuno di necessario e un weekend al mare...Vedremo poi come si concluderà.
The Antlers - I Don't Want Love

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