8 ottobre 2010

Intervention


Ogni scintilla di amicizia e amore svanirà senza casa. E la casa senza il fuoco, squallida e fredda, giacerà in letargo fino alla nuova stagione. Ho freddo. Preda di quel gelo così fitto da non lasciar muovere neanche la voglia, nè la rabbia, nè la gelosia. E' così ghiaccio che le lacrime non possono scendere, la bocca non può neppure dispiacersi nè il pugno battere il muro.
Aspetto. Aspetto. Forse magari me ne passa il fastidio. Forse magari mi piacerà. Il freddo: ferma sulla pelle i segni di soli già tramontati, gli odori e i sapori di baci che non risuonano più nella notte. Le stelle cadenti che coloravano il soffitto di questo mondo intero posano dietro le colline e i monti, e il mare.
Qualcuno sfondi la porta di cristallo! Quando la primavera tornerà, e i muscoli riusciranno ancora a girarne il pomello, non torneranno più ad abitare questa prigione.
Ma il re tornerà a reclamare il suo trono, a governare le sue genti ei suoi averi, con ancora più fame e cupidigia.

2 commenti:

Daniela ha detto...

ewwiwa, gli arcade fire!
biagio ma è una mia impressione o questa tranche di post è oltremodo criptica...?mmh...

Simply Biagio ha detto...

Hai ragione ^^...Il fatto è che proprio quando senti il bisogno di farti capire, quando vorresti che qualcuno notasse che c'è qualcosa che non torna, di diverso...finisci col giocare colle parole e nasconderti dietro doppi sensi e discorsi troppo complessi. Credo sia perchè in fondo in fondo hai paura di ammettere qualcosa o più semplicemente te ne vergogni. Eh vabbè.