23 febbraio 2010

Non sense

La buona regola di non alzare gli occhi e perdersi tra le nuvole dei pensieri si conferma ancora spaventosamente efficace. Ma oggi si fa un'eccezione ;)
E' davvero tanto più importante il limitarsi a sentire le cose, che il capirle realmente...povero Kant. Lo so, questo post è la sagra della banalità e della cazzata...bè poco male.
E' tanto meglio parlare di supercazzole, infrustolamenti e puppa vari e sorridere nel vedere lo sconcerto sul volto delle persone che essere seri. La serietà va sempre a spasso mano nella mano con la noia e i bronci...e per quanto mi riguarda credo di essere stato sufficientemente borioso nei miei 22 anni. Lo so, la mia è l'ultima bocca a poter dire certe cose, ma l'insofferenza e l'ostentazione assidua di  fastidio per le frivolità del mondo, per le sciocchezze...troppo spesso sono confuse con maturità, anzi, quasi sempre sono accompagnate da questo nome così altisonante.
E' tanto facile riempirsi la bocca di buoni consigli, di voci su come dovrebbero andare le cose, di come sarebbero se tutti facessimo le cose "giuste". Le cose però non sono nè giuste, nè sbagliate ma soprattutto non cambiano anche se ci fa sentire tanto belli sapere come dovrebbero diventare. E allora fatemi un piacere, state zitti. Se quei ragazzi avessero fatto le cose diversamente, se fossero stati più prudenti o stronzate del genere...Non cambia davvero un benemerito cazzo. Quindi evitate di dirlo.
Meglio la via di Lore, il sentiero colorato di stronzate e scherzi e supercazzole...è tanto più onesto e vero lui così, di tanti maturi che conosco.

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