28 febbraio 2009

La morte dei sogni

Spero che tu legga questo...Dovunque tu sia, chiunque tu sia...Queste lettere lasciate in un blog ormai spento non hanno senso senza i tuoi occhi che si fermano a leggere.

21 anni.
Per quanto tu annaffi la fiamma con l'alcool, il suo calore non è più lo stesso, i suoi colori non bastano più. Le esagerazioni, le minchiate con gli amici...Quello che un tempo rincorrevi tutta la settimana per darle un senso, a cosa serve ormai??? E' orrendo ammetterlo, ma ormai non sei più tu quello...ormai, ormai, ormai...
Credo di essere cresciuto...Dio se fa male dirlo...Il mondo meraviglioso delle occasioni che si stagliava tutto attorno agli occhi di un giovane diplomato ha cominciato, piano piano, a mutilarsi...Le pianure sono divenute giardinetti, i fiumi rigagnoli e...dai, su, ho reso l'idea, credo. I ricordi del liceo, evocati con sempre più nostalgia davanti a una birra, cominciano a colorarsi di leggenda. Credo di aver esaurito i possibili fruitori di tali novelle, tanto le ho narrate ai quattro venti.
Cerco il nuovo, il diverso, il mai provato.
Quante di queste notti mi rimangono ancora??? Mille??? Un milione??? Solo il fatto di poterle contare è una doccia fredda ogni volta che guardo la patente.
Ebbene sì, il Biagio ha paura di invecchiare, ha il terrore di avere rimorsi, di non poter dire l'ho fatto anch'io.
Dall'altra so perfettamente che ancora posso puntare in alto, so che non vi è motivo alcuno per cui io non possa riuscire. Mi' madre dice sempre che un cavallo da corsa, rimane sempre un cavallo da corsa...e la verità è che spesso io mi sono sentito tale, so di potercela fare.
Eppure non basta...non mi basterà e temo che non mi sia neppure mai bastato. Non so accontentarmi, non ci si può accontentare, cazzo. Solo che per quanto uno si possa incazzare, per quanto uno possa imprecare contro il mondo e il Dio che l'ha creato, ci sono cose che non posso già più fare, ricordi che non potrò avere mai. E allora cosa resta da fare??? Accettare le cose, mi sembra ovvio...e quindi, accontentarsi. E' una condanna. Crescere è una condanna.
Fortuna che il grigio Febbraio ormai è agli sgoccioli. E' il momento di svegliarsi dal letargo invernale e cominciare a rivestire i panni che più adoro indossare. Ci sono ancora tanti occhi che non hanno visto cosa posso fare, dove posso arrivare. Nei miei, ormai, l'immagine comincia a sbiadire...Non posso lasciare che ciò accada, devo rinnovarmi, migliorare, rompere questo giochino stupido che la mia mente non riesce a vincere...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carmelo Bene, parlando dell'Identità riprese Shakespeare nella sua "Misura per Misura" nel dialogo tra il Duca e Claudio:"La giovinezza è un'età dell'uomo, non sei nè giovane nè vecchio, è come tu dormissi dopo il pranzo,sognando di queste due età,perchè infatti tu sonnecchi un pò dell'una e un poco anche dell'altra..."

La coerenza e carattere sono imbecilli in paresi..bisogna essere incoerenti, essere il divenire delle proprie nostre interne contraddizioni...

Guido Gozzano da La signorina Felicita ovverò Felicità (ghghgh):

Oh! questa vita sterile, di sogno!
Meglio la vita ruvida concreta
del buon mercante inteso alla moneta,
meglio andare sferzati dal bisogno,
ma vivere di vita! Io mi vergogno,
sì, mi vergogno d'essere un poeta!

Tu non fai versi. Tagli le camicie
per tuo padre. Hai fatta la seconda
classe, t'han detto che la Terra è tonda,
ma tu non credi... E non mediti Nietzsche...
Mi piaci. Mi faresti più felice
d'un'intellettuale gemebonda...

Tu ignori questo male che s'apprende
in noi. Tu vivi i tuoi giorni modesti,
tutta beata nelle tue faccende.
Mi piace. Penso che leggendo questi
miei versi tuoi, non mi comprenderesti,
ed a me piace chi non mi comprende.

Ed io non voglio più essere io!
Non più l'esteta gelido, il sofista,
ma vivere nel tuo borgo natio,
ma vivere alla piccola conquista
mercanteggiando placido, in oblio
come tuo padre, come il farmacista...

Ed io non voglio più essere io!

:P

Anonimo ha detto...

cioè... io volevo posta' un commentino, ma dopo che la Giusi ha trascritto la Divina commedia mi sento abbastanza inutile :(