15 maggio 2010

il Maltempo

Sono fermamente convinto che non tutte le persone possano provare determinati sentimenti. Per un po' di tempo io stesso mi sono crogiolato nell'idea di esserne divenuto immune. Ci sono particolari affezioni che sconvolgono il mondo tuo tutto, in grado di sovvertire l'ordine logico delle cose e di cambiarne i colori e gli odori. Badate bene logico e basta, perché per il resto del pianeta le cose sono e rimangono sempre le stesse...con la fastidiosa conseguenza di apparire agli occhi di amici e animali o un coglione senza speranza o uno stronzo egoista.
Per fortuna o per accidente io mi sono riscoperto vulnerabile a questa malattia dell'animo e degli occhi, che nel giro di pochi giorni ha alterato i miei sensi e il mio tempo. Devo ammettere di aver tentato di resistere anche un poco a questa cascata scrosciante che copre ogni suono e urla ad ogni respiro il nome di chi ha causato tutto questo clamore. Dall'altra però sento il bisogno di scrivere da qualche parte quello che sento; per non dovermi poi (di nuovo) pentire - quando il mondo tornerà a dormire nel familiare e docile silenzio - di aver taciuto adesso.
Fa sorridere il pensiero che dopo aver cercato per mesi questi brividi dopo ogni abbraccio, poi ti trovi a tremare solo quando finalmente non ne sentivi più il prurito o il desiderio. Diciamocelo chiaramente, io stavo proprio bene.
La domanda allora, ancora una volta, per la milionesima volta è "Come stai Biagio??" mmm direi felicemente malato o inevitabilmente rincoglionito. Ho poco tempo per perdermi in questa bufera prima che parta per chissà quali altre coste...e visto che se anche volessi (e vi giuro che non voglio ^^) non potrei sottrarmi a questa ondata di maltempo, credo sia il caso di zupparmi fino alle ossa, di annegare in questa pioggia che splende come il sole.

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